GROSSETO – «L’azienda sanitaria deve investire sul personale: servono medici, infermieri e operatori. Rossi smetta di fare propaganda e pensi alla salute dei cittadini» così la deputata maremmana di Forza Italia, Elisabetta Ripani, torna sulla questione della carenza di personale nelle strutture del territorio.
«Il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, chiede più fondi allo Stato per il Servizio sanitario – spiega Ripani – l’appello del presidente prende spunto da un dato Istat che ha segnalato come in Italia nel 2017 ci siano state 13mila morti “ingiustificate”. Da che pulpito arriva la predica, verrebbe da dire. Rossi, assieme all’assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi, ha messo in atto una politica di tagli che ha ridotto all’osso le potenzialità dell’azienda sanitaria toscana. Chi oggi guida l’Asl è espressione della stessa parte politica che chiede più soldi allo Stato e dimentica però di attuare un piano assunzioni degno di questo nome, che possa coprire le carenze di un sistema che purtroppo vacilla».
«Di questi giorni la notizia – prosegue la parlamentare – che anche il presidio sanitario di Arcidosso è stato svuotato dei servizi che prima offriva alla popolazione dell’Amiata, e che all’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima con ogni probabilità verrà soppresso il laboratorio di colposcopia, esame che sarà possibile fare solo al Misericordia di Grosseto. Quando si parla di salute non si gioca al ribasso, tantomeno si fa propaganda politica. Invece è triste notare come la sanità venga usata da chi governa la Toscana come una carta da spendere solo quando se ne presenta la necessità. Servono assunzioni: medici, infermieri, operatori».
«Pensionamenti, riduzioni, tagli e accorpamenti – sottolinea la deputata – hanno ridotto al minimo le capacità operative del settore lasciando medici e sanitari oberati di carichi di lavoro e costantemente in affanno. Alla riforma Rossi-Saccardi si aggiungerà presto anche una manovra di Governo che, da quello che si apprende, non terrà conto delle esigenze della sanità. Un mix micidiale. Bisogna assumere nuovo personale».
«Al centro del sistema sanitario devono esserci le persone – conclude Ripani – quelle che curano e quelle che di cure hanno necessità. Non gli apparati e le burocrazie che fin qui la sinistra ha coltivato, tagliando il necessario così da spremere i professionisti della salute come limoni, con uno stress a livelli pericolosi per chi lo subisce e per i pazienti. Non lo diciamo noi di Forza Italia, lo raccontano i medici e i cittadini. Noi continueremo a lavorare affinché la Regione capisca che l’investimento primario riguarda le persone».