GROSSETO – Hanno l’aria di due ranger e un’intesa che si chiude con uno sguardo. Ciolli e Gorelli sono i due capitani, uno di ruolo l’altro di temperamento, di questo Grifone. Le forze armate che tengono lontani i problemi, e i gol, dall’area di rigore. E che permettono ai tifosi di dormire sogni tranquilli, anche se i loro – ci spiegano scherzando – non sono poi così tranquilli. Dopo il campionato dello scorso anno l’intesa tra i due giocatori è migliorata e Gorelli, che faceva la spola tra centrocampo e difesa, ha trovato fissa dimora al fianco del compagno. Fin qua hanno giocato 7 gare su 7, senza mai perderne una, subendo 7 reti in totale. Numeri positivi, soprattutto nel conteggio di reti fatte-reti subite, che dovrebbero far dormire sogni tranquilli. E invece…
Gorelli: “Abbiamo subito soltanto – spiega Gorelli – 15 tiri nello specchio in 7 partite: praticamente 2,1 tiri a partita. Di questi 10 vengono da azione di gioco e su 4 abbiamo subito gol. I rimanenti 5 tiri li abbiamo subiti su palla inattiva e di questi soltanto 3 sono diventati gol subiti. Non mi sembra che la nostra difesa sia andata così male fin qua, eppure ho sentito diverse critiche ultimamente”.
E come si risponde a queste critiche?
Gorelli: “Cerchiamo di rispondere con il lavoro sul campo, anche se spesso sentiamo critiche forse troppo severe. Dopo la partita di domenica mi sono svegliato alle 4 di notte per rivedermi tutte le gare perché non riuscivo a darmi pace. Io non dormo e Andrea – spiega guardando il compagno – si fa venire addirittura la tachicardia. Cerchiamo sempre di curare al massimo ogni dettaglio…”.
Ciolli: “Vedo più Matteo – scherza indicando il compagno – che mia moglie. Ci teniamo a far bene e per questo quando non riusciamo a ottenere il massimo triplichiamo il lavoro”.
Domenica vi aspetta una trasferta insidiosa contro una squadra che ha cambiato adesso allenatore.
Ciolli: “L’Atletico Cenaia è una squadra rognosa, che non molla mai. Hanno un gruppo molto compatto, e davanti hanno una buona qualità. Oltretutto il loro è un campo piccolo dove si gioca male. Dovremo scendere in campo consapevoli che la partita si può vincere in qualunque momento, soprattutto per una squadra come la nostra che ha grande qualità in avanti”.
E proprio l’inizio di gara è uno dei pochi aspetti che dovete migliorare, giusto?
Ciolli: “Ne abbiamo parlato con il mister per cercare di cambiare l’approccio. Contro di noi gli avversari danno sempre qualcosa in più. Entrando in campo cerchiamo inizialmente di studiare chi ci sta davanti, di non subire reti per creare poi le occasioni giuste. Diciamo che è un atteggiamento inconscio, che ci permette anche di arrivare a fine gara trovando spesso e volentieri la giocata giusta, anche grazie ai cambi e alla rosa di qualità”.
Gorelli: “Cercare di partire con il piede giusto studiando l’avversario – aggiunge Gorelli – è importante anche perché siamo una squadra molto offensiva. Vogliamo sempre strafare, e il fatto di segnare due o tre gol a partita lo conferma, ma abbiamo anche bisogno di equilibrio visto che portiamo spesso quattro o cinque giocatori in area avversaria”.
Chi dei vostri compagni non vorreste trovarvi davanti da avversario?
Gorelli: “Dovendo dire un nome credo Pierangioli. È un giocatore molto tecnico e veloce che può veramente fare male. Anche Molinari in area non perdona”.
Ciolli: “Concordo ma aggiungerei anche Camilli, difficile da marcare. E comunque tutto il reparto offensivo ha grandi qualità e i gol messi a segno lo dimostrano”.
Un giocatore della Juniores che farà sicuramente strada?
“Patrick Villani. È un attaccante molto forte fisicamente – concordano Ciolli e Gorelli – ma anche veloce. Nella Juniores segna sempre lui e infatti il mister cerca sempre di aggregarlo alla prima squadra”.