GROSSETO – «Il raccolto non è ancora terminato, ma il risultato finale non presenterà grandi sorprese per i coltivatori di pomodoro da salsa, che in Toscana si concentrano prevalentemente sulla costa tra Livorno e Grosseto. Si stima infatti che il prodotto lordo vendibile possa arrivare a 126 mila quintali: il 40% in meno rispetto al 2017» a farlo sapere è una nota di Confagricoltura.
«Un calo significativo che si traduce in una perdita di fatturato di circa 5,4 milioni di euro» denuncia Antonio Tonioni, presidente della sezione di prodotto ortofrutta di Confagricoltura Toscana. «Grazie al prolungamento dell’estate, la raccolta si è potuta protrarre fino a settembre inoltrato, ma questo non sarà sufficiente a compensare i danni di una primavera eccessivamente piovosa».
A causa delle abbondanti precipitazioni di aprile e maggio, le piantine di pomodoro sono potute andare a dimora solo a giugno. Il ciclo produttivo dunque è stato troppo corto, e molti pomodori non hanno raggiunto la giusta maturazione. «I pomodori rimasti verdi sono una perdita totale perché non possono essere commercializzati, rimangono sull’impianto di produzione» spiega ancora Tonioni.
«Il danno – sottlinea Confagricoltura – dunque è notevole per l’agricoltura toscana, soprattutto se si pensa che la coltivazione di pomodori da salsa, cioè quelli destinati all’industria della trasformazione per sughi e pelati, copre 1800 ettari e rappresenta oltre il 90% della coltivazione totale di pomodori. Anche il consumatore ne risentirà». «La scarsità del prodotto, infatti, potrebbe portare ad aumento del prezzo finale» conclude Tonioni.