GROSSETO – «Coldiretti Toscana non ha voluto lasciare inascoltato l’appello lanciato dall’Assessore Marco Remaschi, in sintonia con i contenuti della battaglia contro i continui attacchi dei predatori portata avanti in questi anni dalla Coldiretti ad ogni livello» a dirlo è l’associazione di categoria in una nota.
Rispondendo all’Assessore, il Presidente Tulio Marcelli rilancia: “Apprezziamo molto lo spirito che ha spinto Remaschi nello scrivere questa lettera aperta al mondo agricolo, ma anche alla società civile nel suo complesso, perché il problema delle predazioni non è solo una questione che riguarda le aziende agricole, come ha ben sottolineato l’assessore”.
“La nostra organizzazione – continua Marcelli – con senso di responsabilità ha da sempre affrontato la questione entro i binari della correttezza istituzionale e con un unico intento quello di trovare una soluzione ad un problema che rischia di compromettere la sopravvivenza delle imprese agricole. A questo punto, occorre che anche le istituzioni, da quelle locali fino ai livelli regionali e nazionali, facciano la loro parte. In altre parole, controllo del randagismo, più risorse per il risarcimento dei danni sia diretti che indiretti e adozione del Piano per la conservazione del Lupo. Senza parlare delle risorse per le opere di prevenzione, come recinzioni e cani di guardiania, che negli ultimi anni sono drasticamente ridotte”.
“Apprezziamo le lettere – conclude – quando queste sono sintomo di voler passare ai fatti, quelli concreti, con risorse indispensabili per il giusto risarcimento ad imprese e famiglie che hanno il diritto di esistere”.