SCARLINO – La tensione tra la giunta del sindaco Marcello Stella e l’opposizione “Il Coraggio di cambiare” si fa sempre più accesa. Ieri pomeriggio i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula durante la seduta del consiglio comunale, «un gesto deplorevole» come l’aveva definito il primo cittadino in un comunicato nella serata di ieri.
Questa mattina Monica Faenzi, capogruppo di minoranza, risponde a Marcello Stella.
«Ieri in consiglio comunale –scrive in una nota-, noi opposizioni, abbiamo deciso di abbandonare l’aula consiliare. Lo abbiamo fatto perché, stufi del fatto che dopo quattro anni e mezzo di amministrazione Stella, siamo stati sempre convocati ad approvare solo e soltanto atti dovuti per legge, ratifiche e debiti fuori bilancio, il tutto con una cadenza, talvolta addirittura trimestrale. Riteniamo che l’immobilismo di quest’amministrazione, pur essendo stata tangibile sul territorio, si sia rappresentata plasticamente all’interno dell’organo deputato alla programmazione delle politiche del paese, ovvero, all’interno del consiglio comunale».
Nella seduta di ieri sull’ordine del giorno erano in discussione quattro punti; l’approvazione dei verbali della seduta precedente, l’approvazione del bilancio consolidato dell’anno 2017, l’approvazione di nuovi patti parasociali “Netspring” e le comunicazioni del sindaco. Dopo l’intervento dell’assessore Francesca Mencuccini sul bilancio, i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protestare contro la programmazione puramente tecnica.
«Mai una proposta di sviluppo –attacca Faenzi- mai un atto che potesse far risorgere un poco l’economia così depressa del momento. Ma a cosa è servita questa amministrazione? Cosa ha fatto? Saremmo dovuto sederci e sentire nuovamente la lettura degli atti, mai che qualcuno sappia qualcosa o ci racconti qualcosa, là dentro si legge e basta o si tace. Ci sono consiglieri che non hanno mai aperto bocca e quindi, votare quei tristi atti burocratici che vengono ratificati solo perché lo impone la legge. Cogliamo quindi l’occasione per ribadire, noi opposizioni deprecabili, come ci definisce lo Stella per aver abbandonato l’aula, che forse è molto più deprecabile lasciar trascorrere quattro anni e mezzo nell’assoluto vuoto amministrativo lasciando il proprio paese e i propri concittadini al loro destino».