PORTO SANTO STEFANO – Quando i carabinieri sono stati in casa hanno capito subito che qualcosa non andava. Il racconto dell’uomo, la casa, nulla sembrava tornare. I militari erano stati chiamati dall’uomo 60 anni, operaio, residente nel Promontorio. L’uomo si trovava a Porto Santo Stefano, nel comune di Monte Argentario, a casa di un amico, per assistere la moglie gravemente malata di quest’ultimo.
L’uomo ha telefonato ai carabinieri raccontando di essere stato rapinato e malmenato da due ladri, un uomo e una donna, che si erano spacciati per tecnici Enel. I carabinieri hanno predisposto subito posti di blocco, un cordone attorno al paese e sulle vie di fuga, e poi hanno interrogato l’uomo. Secondo il racconto dell’uomo i due lo avrebbero percosso e poi avrebbero messo la casa a soqquadro rubando 1.500 euro in contanti.
Il racconto però faceva acqua da tutte le parti, e gli uomini del Norm di Orbetello lo hanno messo alle strette sino alla confessione. L’uomo ha ammesso di aver messo in scena la rapina per rubare il denaro della donna che doveva assistere. I soldi sono stati ritrovati a casa dell’uomo, operaio, con grossi problemi economici.
L’uomo è stato denunciato per furto aggravato, simulazione di reato e procurato allarme per aver denunciato falsamente di aver subito una rapina e aver suscitato allarme non solo presso l’Autorità ma anche tra gente della frazione argentarina.