MANCIANO – «Ci sembra francamente assurdo che, mentre tutti gli altri comuni si stanno attrezzando per sviluppare una rete di sentieri, il sindaco Morini non sia in grado di mantenere neanche ciò che ha ereditato già fatto, pronto e finito dalla precedente amministrazione» a dirlo è il gruppo di opposizione, Tradizione e Futuro, in una nota che denuncia lo stato di abbandono dei sentieri.
«Il Comune di Manciano – spiega la nota – nel corso degli anni ha sviluppato, in sinergia con le strutture ricettive e le associazioni ciclistiche, una importante rete escursionistica, composta da quattordici sentieri per un totale di oltre duecento chilometri percorribili a piedi, in mountain bike ed a cavallo. I percorsi collegano i siti archeologici del Puntone e del Castellum Aquarum con tutti i centri abitati, con i musei e con le cascate del Mulino, creando un eccezionale patrimonio naturalistico, storico e paesaggistico. La rete è inoltre collegata attraverso i percorsi intercomunali della via Clodia, del Vetta Mare e dell’Italia Coast to Coast alle principali direttrici escursionistiche toscane ed italiane».
«Oltre al pessimo stato di manutenzione – dice il gruppo – non è stata inoltre organizzata nessuna escursione e visita guidata gratuita sui percorsi e sui siti archeologici e sono stati soppresse iniziative di successo come l’Explore Maremma Walking Festival, il Top Secret Maremma ed il raduno nazionale del Coast to Coast. Possibile che il sindaco non riesca a comprendere l’importanza strategica che questo settore può avere per lo sviluppo turistico ed economico di un territorio, che in prospettiva non può vivere solo di termalismo? Possibile non si riesca a comprendere che senza una rete escursionistica ben mantenuta è impossibile destagionalizzare ed attirare flussi di turismo straniero?»
«Come gruppo consiliare – sottolinea Tradizione e Futuro – abbiamo già messo in evidenza durante l’approvazione del bilancio consuntivo, che del milione di euro di soldi non spesi dello scorso esercizio, oltre 60.000€ erano risorse non utilizzate dell’imposta di soggiorno, per lo più destinate ai sentieri, su forte richiesta degli operatori e del tavolo del turismo. Ad oggi è davvero mortificante constatare che il sindaco Morini non solo non ha speso le risorse dell’anno 2017, ma non ha investito neanche un euro dell’imposta di soggiorno di questo esercizio sui sentieri e sulle cascate del mulino. La situazione diventa ancor più preoccupante se si considera che non stati spesi neanche i 23.000€ del contributo regionale sulla via Clodia erogato dalla regione ad Agosto 2017».
«Ci arrivano quotidiane segnalazioni da parte delle strutture ricettive e dei turisti – aggiunge il gruppo – sullo stato di abbandono dei sentieri, con punti in cui non è possibile neanche il passaggio a piedi, così come lo stato di degrado di importanti siti archeologici come il Castellum Aquarum. La situazione è resa ancor più catastrofica dal fatto che il sito turistico ufficiale del comune (www.mancianopromozione.com) non è funzionante da oltre un mese, rendendo di fatto impossibile la visualizzazione dei percorsi e la possibilità di scaricare le tracce gps».
«Spiace davverso constatare – commenta la consigliera della frazione di Poggio Murella, Eleonora Amaddii – lo stato di abbandono dei sentieri del comune di Manciano. La rete escursionistica – prosegue Amadii – collegando le piccole frazioni ai centri turistici più importanti è un volano di sviluppo fondamentale per i territori periferici che hanno bisogno di sostegno. In questo contesto di incuria – conclude la consigliera – mi auguro che sia fatto al più presto un intervento sul Castellum Aquarum e sulla strada che lo collega al centro abitato, in quanto è davvero in condizioni pessime».
«Come gruppo di minoranza – conclude la nota – riteniamo che invece di impiegare energie per attaccare quanto fatto in passato o per fare futili parate pubbliche seguite da stucchevoli selfie che inondano i profili social dei mancianesi, sarebbe più opportuno e produttivo per la giunta comunale concentrarsi sul mantenere ciò che di buono è stato fatto, lavorando per migliorarlo, visto che ci sono ingenti risorse economiche a disposizione, che non vorremmo non fossero investite, come avvenuto l’anno scorso, per pura incapacità amministrativa. Alla luce di tutto questo, ci chiediamo: cosa fa e come spende il sindaco Morini i quasi 300.000€ dell’imposta di soggiorno con tanta fatica riscossa dagli operatori?»