GROSSETO – «Il sindaco deve capire che la legalità non è un optional, il ricorso è stato respinto per ragioni formali, non di sostanza» a controbattere al sindaco è l’opposizione in una nota firmata dai consiglieri comunali Lorenzo Mascagni, Manuele Bartalucci, Ciro Cirillo, Marco Di Giacopo, Catuscia Scoccati (PD), Carlo De Martis, Marilena Del Santo (Lista Mascagni Sindaco) e Rinaldo Carlicchi (Passione per Grosseto).
«Il Presidente della Repubblica, ritenendo inaccoglibili le difese del Comune, ha affermato che il sindaco di Grosseto ha violato la legge per aver nominato una giunta composta da un numero insufficiente di donne – spiega la nota – il provvedimento impugnato, sta scritto, “appare ictu oculi non conforme” alla legge. Sono state così riconosciute le ragioni dei tanti cittadini che, insieme ai sottoscritti consiglieri, avevano condiviso la denuncia del Difensore civico regionale, il quale all’indomani delle elezioni aveva pubblicamente censurato la condotta del sindaco, sollecitandolo ad assicurare la partecipazione alla giunta di almeno un altro assessore di genere femminile».
«E’ vero anche che il decreto del Presidente della Repubblica – chiarisce la nota – ha giudicato inammissibile il ricorso per ragioni formali, che rispettiamo, ma non condividiamo: si afferma che uniche legittimate a proporre ricorso contro il sindaco sarebbero state le consigliere di maggioranza. In altre parole il sindaco l’ha fatta franca per il più classico dei cavilli processuali, ed è sconcertante leggere le dichiarazioni che ha rilasciato, in cui afferma esattamente l’opposto di quanto sostenuto dal Presidente della Repubblica».
«In fondo c’è poco da stupirsi – attaccano i consiglieri – è lo stesso sindaco che non più di sei mesi fa veniva sanzionato dall’Autorità Garante per le Comunicazioni per aver abusato del proprio ruolo istituzionale in campagna elettorale. E’ lo stesso sindaco che, violando la legge, da tre mesi si rifiuta di rispondere a due interrogazioni presentate dai sottoscritti consiglieri affinché dia conto, tra l’altro, di un utilizzo apparentemente anomalo dell’Ufficio stampa del Comune».
«Comprendiamo che il sindaco voglia stare al passo con il suo idolo Salvini – conclude la nota – ma se intende rappresentare seriamente una comunità deve capire che la legalità non è un optional, così come non è un optional il rispetto delle minoranze. La finisca una buona volta di prendere in giro i cittadini raccontando frottole e passando le giornate a organizzare cerimonie di inaugurazione per la terza buca tappata in due anni, e cominci a lavorare seriamente per il bene della nostra città che, dispiace doverglielo ricordare, passa anche per il rispetto della legalità».