GROSSETO – Il Comitato Genitori Democratici, dopo i punti di raccolta organizzati in precedenza, ha deciso di allestire un nuovo gazebo in piazza Baccarini a Grosseto, in modo da mettere a frutto anche i pomeriggi di venerdì 21 e sabato 22 settembre.
«Un piccolo gesto di attenzione per dare una risposta concreta a quelle famiglie che si trovano annualmente in difficoltà a causa del cosiddetto “caro libri” – chiarisce in una nota il Cgd di Maremma – attraverso la collaudata esperienza della raccolta dei libri scolastici usati e con il valido supporto dei volontari, gli stessi vengono infatti catalogati e donati a chi decide di farne richiesta»
«Grazie alla collaborazione di tante famiglie ed alla partecipazione attiva di molti giovani studenti delle scuole superiori – spiega Daniela Castiglione, coordinatrice del CGD Maremma – abbiamo verificato la possibilità di aggiungere nuove date alla raccolta, in modo da provare a rispondere alle numerose richieste manifestate in questi giorni da chi in precedenza si trovava ancora fuori città. E’ importante ricordare infatti come questo piccolo gesto, oltre ad essere di grande aiuto per le numerose famiglie che si ritrovano a dover fare i conti con una spesa sempre più spesso fuori portata, sia anche in grado di assumere un significato profondamente educativo e responsabilizzante attraverso una corretta sensibilizzazione dei ragazzi al recupero ed al dono».
Per ulteriori informazioni sulle modalità di consegna, o per contattare il Coordinamento dei Genitori Democratici riguardo alle procedure di adesione all’associazione dei genitori, è possibile scrivere all’indirizzo email “cgdmaremma@gmail.com“.
«Appuntamento dunque a partire dalle ore 16 di venerdì 21 settembre in piazza Alfredo Baccarini – conclude la nota – ovvero nello spazio antistante la Chiesa dei Bigi tra la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ed il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, per provare a recuperare insieme al Cgd tantissimi altri libri usati, ma ancora in corso di adozione, in modo da salvarli dal macero ed offrire al contempo un po’ di sollievo a molte famiglie maremmane»