GROSSETO – «Quello lanciato dai segretari della Cgil, Cisl e Uil è un grido d’allarme che dovrebbe rappresentare per ogni forza politica un appello forte e chiaro alla responsabilità» così Gesuè Ariganello, segretario del Partito Democratico territoriale commenta l’intervento dei sindacati territoriali sulla crisi della Maremma.
«Dal canto suo, il coordinamento del Partito Democratico della provincia di Grosseto – dice Ariganello – non esita ad accogliere positivamente la proposta delle sigle sindacali di lavorare insieme per ragionare in merito a nuovi strumenti e alle leve economiche della provincia. L’intero territorio sta facendo i conti con una crisi complessa, articolata e devastante per le generazioni di oggi e di domani».
«Per questo motivo – chiarisce il segretario – risultano essere più che mai necessari interventi rapidi e risolutivi da mettere in campo coinvolgendo in un confronto diretto e costante sia la parte istituzionale, ad ogni livello, dal locale al nazionale, che quella imprenditoriale. Solo in questo modo si avrà veramente la possibilità di dare forma ad una sinergia di ampio respiro capace di costruire un ponte sul presente della nostra provincia»».
«Il Partito Democratico, dunque, è a completa disposizione per avviare una riflessione volta al rilancio del territorio – aggiunge Ariganello – e all’elaborazione di progetti finalizzati a dare seguito ad azioni mirate a partire, ad esempio, dallo sviluppo del distretto rurale, dal potenziamento degli investimenti in ambito agricolo, ma anche dalla protezione degli allevatori, dalla creazione di filiere attraverso innovazione e tradizione, dalla costruzione di reti per un turismo diffuso – da non relegare solo nei tre mesi estivi, ragionando sull’individuazione di nuovi ‘turismi’ e, infine, dal rafforzamento e dall’ampliamento dei distretti manifatturieri e industriali, chiave decisiva per creare occupazione».
«Chiediamo quindi alla Regione e al Governo di porre attenzione al nostro territorio – conclude il segretario – attraverso l’individuazione di un’area di crisi economica che possa fornire strumenti utili ad aziende e lavoratori allo scopo di creare opportunità di sviluppo. Parallelamente, facciamo appello a tutte le forze sociali, dalla Camera di commercio ai sindacati e ai partiti, affinché si inizi a lavorare insieme. Solo in questo modo avremo davvero la possibilità di dare un nuovo slancio all’intera zona».