GROSSETO – «Il caporalato è una vergogna che esiste anche nella nostra regione e con gli arresti degli ultimi giorni, purtroppo, ne abbiamo avuto ancora una volta la prova» così Leonardo Marras, capogruppo Pd in Regione, commenta le notizie di cronaca dei giorni scorsi: tre persone arrestate nel fiorentino con l’accusa, appunto, di caporalato.
«Il mio plauso alle forze dell’ordine – prosegue – che hanno portato avanti le indagini e sgominato l’organizzazione criminale che sfruttava i lavoratori; un epilogo che al contempo ci amareggia perché mette a nudo una realtà che non ci piace: la Toscana è terra di civiltà e di diritti, non di illegalità».
«Ma non ci scoraggeremo – sottolinea – il primo atto a contrasto del caporalato l’ho firmato io stesso a pochi mesi dall’inizio della legislatura, da lì molta strada è stata fatta, anche grazie all’impegno del presidente Rossi; su tutti i provvedimenti voglio ricordare: l’inasprimento dei controlli, il diniego dei contributi alle aziende che hanno procedimenti in corso per reati in materia di lavoro e l’accordo con le Procure toscane per rafforzare il sistema di monitoraggio e verifica».
«Da allora – conclude Marras – è cambiata anche la legislatura nazionale, la legge che porta la firma dell’ex ministro Maurizio Martina è stato uno step fondamentale per il nostro Paese e già oggi ne vediamo i frutti. Andiamo avanti sulla strada tracciata, la Toscana può essere d’esempio per le altre regioni».