GROSSETO – Si stringono i tempi per ottenere i finanziamenti stanziati dal Consiglio regionale per le pro loco, 330 mila euro in tutto, una tantum per il 2018.
“Quanto prima sarà pubblicato il bando” assicura Eugenio Giani, probabilmente già la prima settimana di ottobre, conferma il segretario generale del Consiglio, Silvia Fantappiè, che ha curato la legge votata dall’assemblea regionale il 12 settembre e che accompagna il presidente nella conferenza stampa di oggi 14 settembre.
Al centro dell’incontro le specifiche sulle modalità con le quali verranno assegnati i fondi messi a disposizione per il 2018. “I tempi sono necessariamente stretti – spiega Giani -, perchè utilizziamo un avanzo di amministrazione dell’anno in corso e perciò i soldi dovranno essere spesi entro il 31 dicembre”. Di qui la scelta in un certo senso ‘obbligata’ per l’assegnazione dei fondi: “Non entriamo nel merito dei progetti svolti dalle pro loco, non ci sono commissioni che valutano qualitativamente i progetti”, dice il presidente.
Ciascuna associazione interessata, non appena è pubblicato il bando, presenta la propria richiesta che deve essere riferita, recita il testo della legge, a iniziative “idonee a favorire la conoscenza, la tutela e la valorizzazione delle risorse turistiche locali, nonché la promozione del patrimonio artistico e delle tradizioni e cultura locali” (il riferimento giuridico è all’art. 16 del Testo unico del sistema turistico regionale).
Il meccanismo di assegnazione dei fondi è automatico, i contributi sono concessi in misura fissa, sulla base della quantità di domande presentate. “Ci sono più di 350 associazioni pro loco in Toscana e ciascuna potrà chiedere il sostegno in base alla legge regionale appena approvata”, spiega Giani. L’ammontare del sostegno per ciascuna varierà proporzionalmente alle domande presentate, continua il presidente che nel frattempo aggiorna il calendario delle visite nei territori e Comuni toscani. Tra le più recenti Montepiano, 500 abitanti, frazione di Vernio (Prato): “Le pro loco svolgono funzioni istituzionali in tanti luoghi come questi; spesso è affidata a loro la manutenzione dei beni, la cura dei piccoli musei distribuiti nei territori, l’organizzazione di sagre, manifestazioni sportive, iniziative culturali”. “Il tessuto associativo della nostra Toscana spesso deve tutto alle pro loco”.
Vero è che già altre sette Regioni hanno elaborato delle apposite leggi per disciplinare le pro loco. “Noi saremo l’ottava” afferma Giani. Con la legge appena approvata si è intervenuti per un sostegno finanziario una tantum, “è un segnale”.
La prossima normativa sarà “una legge regionale anche in attuazione della legge di riordino del terzo settore, e per questo implica uno studio più approfondito”, aggiunge il segretario Fantappiè e renderà più agevole assegnare contributi in modo permanente.