GROSSETO – «L’indifferenziato lo dovevano ritirare ieri, insieme all’organico, la carta e il multimateriale oggi, ma al momento (sono le 16 del pomeriggio) è ancora tutto qui. Ormai sono stanco di riportare i sacchi dei rifiuti dentro il negozio la sera, e li lascio lì». Sono stanchi i commercianti della zona di San Giuseppe, nel quartiere di Barbanella. Da un po’ di tempo la raccolta dei rifiuti è diventata una questione di fortuna più che di programmazione.
Nella zona, infatti, al momento, ci sono due diversi sistemi di raccolta, e dalla prossima settimana se ne aggiungerà un terzo. Ce n’è abbastanza per capire che la situazione può solo generare altro caos. Nel quartiere, da dieci anni, vigeva il porta a porta, che è stato sostituito (ma solo in alcune vie) dai cosiddetti “cassonetti intelligenti” per la cui apertura è però necessaria una card. Peccato che, evidentemente, non tutti se la siano procurata, visto che accanto ai cassonetti viene lasciato di tutto. A questo si unisce il fatto che la bocchetta di conferimento dell’indifferenziato è talmente piccola, ad esempio, che per gettare un cartone della pizza è necessario piegarlo in quattro. Questo rende l’idea di come non tutto entri dentro, e molto viene abbandonato a terra.
La card non è, ad esempio, stata data ai commercianti, per cui vige ancora il porta a porta: peccato che il più delle volte la raccolta salti. «Ci hanno dato un calendario, ma spesso nessuno passa a ritirare: come in questi giorni ad esempio. In principio ritiravo nel negozio i rifiuti, anche per mantenere il decoro rispetto ai miei clienti – afferma il titolare di uno storico negozio –, adesso li lascio lì».
E dalla prossima settimana per altre vie nei dintorni (via Etruria, via privata dei Curiazi, via Anco Marzio, via Marco Aurelio, via Ansedonia, via Fabio Massimo, via Muzio Scevola), finirà il porta a porta e si passerà ai cassonetti: questa volta “super intelligenti” visto che alla card si aggiunge un sistema di pesatura dei rifiuti (forse in un’ottica di tariffe premianti per chi meno getta?). Tre sistemi in un pugno di vie, peccato che, al momento, la sperimentazione non stia dando i propri frutti: «Dai tempi del porta a porta la situazione è addirittura peggiorata – sottolinea un commerciante -, oltre a venir meno altri posti auto in una via già congestionata». Mancanza di controlli, o forse il sistema non è adatto a questa zona, abitata da tanti stranieri e persone anziane. Infine non tutte le postazioni sono dotate di tutti i cassonetti (ad esempio quello del vetro). «Speriamo che Comune e Sei Toscana trovino presto un modo per tenere pulita la via, e magari, in futuro, le sperimentazioni le facciano in altri quartieri, che noi sono dieci anni che facciamo da cavie».