FIRENZE – Il sogno di zia Caterina si è realizzato, il taxi home è pronto per viaggiare con la benedizione di padre Bernardo. Kikko home, così si chiama il camper, un arcobaleno di colori dove ogni supereroe rappresenta un piccolo malato, accompagnerà i bambini affetti da disabilità motorie dovute a patologie oncologiche. E’ un progetto di resilienza attiva itinerante.
Questa mattina, di fronte all’imponenza della basilica di San Miniato al Monte, nella solennità del momento, mentre padre Bernardo spargeva l’acqua santa, tutti i convenuti si sono uniti in un grande cerchio per formare un “sole di speranza” e recitare una preghiera. “Un vettore di luce, speranza e amore”, così padre Bernardo ha definito Zia Caterina, ringraziandola per “l’impegno e la passione, stimolo e speranza per tutti”.
“Con Milano 25 – ha detto Caterina Bellandi – offro un passaggio ai piccoli supereroi malati, con il camper accompagnerò il taxi nei viaggi lunghi e darò una casa dove i bimbi potranno giocare e passare momenti spensierati. Un sogno nato tanti anni fa, forse diciassette, quando il mio amore stava morendo”. “Stiamo cercando di fare un cammino condiviso – ha concluso Caterina – e il pastorale che mi accompagna ne è un simbolo, per gioco vuole significare il nostro bisogno di sostegno quando ci capita di inciampare”. Si tratta di un progetto in divenire, “dove andremo? – si chiede Caterina – verremo nelle vostre case, parcheggeremo al Meyer, verremo dove ci chiamerete, in pellegrinaggio d’amore, dove c’è bisogno di riposare”.
Il progetto è stato possibile grazie alla solidarietà di molte persone che hanno sostenuto Milano 25 Onlus, raccogliendo quasi 63mila euro, cifra che, insieme al contributo concesso dalla Regione, è stata utilizzata per realizzare questo “grande sogno di supporto sociale”. I bambini seguiti da Milano 25 Onlus e da Zia Caterina sono infatti, nella maggior parte dei casi, in cura presso il reparto di Chirurgia ortopedica oncologica del CTO di Firenze o presso il reparto di Neuro-oncologia infantile dell’ospedale pediatrico Meyer e sono affetti principalmente da tumori celebrali e osteosarcomi ossei, patologie che, oltre a essere ad alto rischio, causano disabilità importanti.
“E’ una grande occasione per tutti quei bambini che con lei intraprendono un viaggio che spesso risulta un sogno – ha detto il consigliere regionale Leonardo Marras -. E’ bello che questa carovana possa dare qualcosa che va oltre la cura, il supporto e la fatica che le famiglie possono sentire nel periodo della malattia”. Marras ha ricordato che zia Caterina dal marzo scorso è ambasciatrice toscana della solidarietà nel mondo.
“Un’iniziativa che arricchisce e valorizza il nostro sistema di accoglienza di bambini che hanno bisogno di cura al Meyer – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi –. E’ un progetto per l’inclusione e il disagio sociale. Zia Caterina con il suo camper porta il ricordo e il cuore di tanti bambini che con lei non scompaiono mai”.
In particolare, il progetto è dedicato a Francesco, chiamato amorevolmente Chicco, che la “zia” ha visto morire due anni fa. I genitori verranno dalla Sicilia proprio per guidare quel camper e dare inizio al nuovo progetto Chicco Home.