GROSSETO – «La domenica e le feste sono il tempo privilegiato per l’incontro tra genitori e figli, per coltivare le amicizie, per impegnarsi nella propria collettività». Non ha dubbi Fare Grosseto sul tema delle chiusure domenicali delle attività commerciali, «fondamentale è la sincronia di un tempo libero per tutti. Arriva quindi un forte richiamo ai valori che in quest’epoca sembrano andati perduti, ma che forse è ancora possibile recuperare».
«Della festa della domenica ha bisogno la nostra società e in primis ne ha bisogno la vita di ogni uomo – aggiungono da Fare Grosseto -. Ne hanno bisogno le famiglie per ritrovare tempi e modalità per l’incontro, ne ha bisogno la qualità delle relazioni tra le persone». Esercizi commerciali chiusi le domeniche e i festivi, dunque? Fare Grosseto non si dimostra inflessibile davanti all’interrogativo: «Si può ragionare di turnazioni di aperture – spiegano -, di deroghe in zone particolari, come quelle turistiche».
Anche perché «il dato statistico indica che la liberazione del 2011 ha prodotto l’apertura di servizi non essenziali per 52 domeniche, oltre ai festivi come Natale e Pasqua, con forti disagi per i lavoratori e senza significativi aumenti di occupazione. Dal 2012 il commercio ha perso quasi 30mila occupati – concludono da Fare Grosseto -, per questo è arrivato il momento di dire basta alla commercializzazione di tutti i rapporti tra le persone».