GROSSETO – «I sindaci di ATO Toscana Sud approvano le iniziative nei confronti di Sei Toscana in conseguenza dei gravi disservizi nella raccolta dei rifiuti registrati ad agosto in numerosi Comuni dell’Ambito» a farlo sapere una nota di Ato, che comunica l’esito dell’assemblea che si è tenuta oggi.
«Nel corso dell’odierna Assemblea – dice la nota – i Sindaci di ATO Toscana Sud hanno valutato le iniziative da adottare nei confronti del Gestore Unico Sei Toscana in conseguenza dei gravi disservizi nella raccolta dei rifiuti registrati nel mese di agosto in molti Comuni. L’Assemblea ha contestato al Gestore Unico una grave e protratta inadempienza contrattuale, direttamente imputabile a sue precise responsabilità nella carenza di programmazione del personale e nel ricorso, in sostituzione dei lavoratori interinali esperti ai quali non è stato rinnovato il rapporto, a nuovo personale inesperto dipendente da Cooperative di servizio, in larga parte non radicate sul territorio interessato e carenti di presidi tecnico-organizzativi in loco, alle quali è stato affidato l’incarico di presidiare servizi di raccolta rifiuti».
«Ad esito della ricognizione avviata dal Direttore generale presso le amministrazioni comunali che hanno subito questi gravi disservizi – spiega la nota – in una prossima Assemblea saranno assunte le determinazioni in ordine alle richieste al Gestore Unico di una somma, da portare in detrazione dalle tariffe applicate all’utenza, a titolo di risarcimento dei danni causati da questa sua grave inadempienza contrattuale direttamente imputale a precise scelte gestionali. E’ stato inoltre deciso di raccomandare al Gestore Unico, ferma restando la sua autonomia e responsabilità nella gestione del proprio personale e nella conduzione delle trattative con le proprie Organizzazioni Sindacali, che le scelte in materia di personale adibito ai servizi di raccolta domiciliare e di prossimità siano in grado di assicurare stabilmente la continuità del presidio fiduciario dei rapporti con l’utenza affidato ad operatori esperti del territorio».
«Il Direttore Generale – prosegue Ato – ha poi informato l’Assemblea di aver avviato nei confronti del Gestore Unico un procedimento formale finalizzato ad accertare se l’affidamento a terzi dei servizi di raccolta richieda la preventiva autorizzazione dell’Autorità, nel qual caso il suo eventuale rilascio sarà condizionato al preciso impegno ad assicurare stabilmente la continuità del presidio fiduciario dei rapporti con l’utenza affidato ad operatori esperti del territorio, salvo comunque il rispetto della percentuale massima del 23% di esternalizzazioni di servizi previsto negli atti di gara».
«Con l’occasione – aggiunge la nota – l’Assemblea ha ribadito che la programmazione dei servizi di raccolta di medio termine, necessaria per una politica del personale strutturata e strutturale, può già essere adeguatamente condotta dal Gestore Unico sulla base dei Piani di Riorganizzazione dei Servizi già approvati dall’Assemblea d’Ambito a partire dal 2015 per quasi tutte le AOR dell’Ambito (su 17 già 14 tra cui tutte quelle interessate dai maggiori disservizi), che costituiscono espressamente componenti del Piano d’Ambito per i servizi di raccolta sul territorio».
«Non possono quindi essere in alcun modo addebitati ai Sindaci di ATO ritardi nella programmazione del personale da dedicare ai servizi di raccolta – conclude Ato – che spetta al Gestore Unico, il cui Consiglio di Amministrazione ha approvato lo scorso 31 agosto il nuovo Piano Industriale, che l’Autorità esaminerà attentamente, non appena le sarà trasmesso, nella sua coerenza con gli indirizzi di pianificazione del servizio rifiuti di sua competenza».