GROSSETO – L’importante era vincere e partire bene con i primi tre punti in tasca, e così è stato. Ma contro il Ponte Buggianese ci sono stati aspetti positivi e negativi, da leggere chiaramente in chiave futura. Tutto questo nell’ottica di una squadra che si sta ancora formando, che sta trovando la giusta amalgama per affrontare da protagonista il suo secondo campionato consecutivo in Eccellenza. Vediamo nel dettaglio cosa è andato e cosa non è andato in questa prima giornata di campionato.
Pollice in su
Oltre ai tre punti la squadra di Miano ha mostrato il carattere, giocando su un campo difficile e non sentendo la pressione di dover diventare presto capolista. Chiaramente starà anche ai tifosi e all’ambiente non caricare di troppe responsabilità un gruppo che adesso più che mai ha bisogno di lavorare e non sentirsi giudicato al primo scivolone. Tra le note positive di questa prima giornata ci sono sicuramente i due nuovi acquisti, Camilli e Pierangioli. Il primo infinitamente generoso e tatticamente indispensabile: un giocatore che ti regala più soluzioni e che non esce mai dal campo senza aver sudato le classiche sette camicie. Il secondo è al momento la freccia più veloce all’arco di Miano, in grado di mettere in difficoltà la difesa avversaria offrendo anche più soluzioni agli attaccanti. Tra le note positive anche Cretella, altro jolly in grado di giocare a centrocampo o in difesa e di guidare la squadra con la sua esperienza.
Pollice in giù
Uno dei rebus principali di inizio stagione rimane la difesa, soprattutto perché al momento non offre troppe alternative ai titolari. Al di là della coppia Ciolli-Gorelli, e del possibile arretramento di Cretella, bisogna capire quale può essere il rendimento dei nuovi. Altra nota non certo positiva è il calo negli ultimi dieci minuti che ha praticamente regalato al Ponte Buggianese il gol del 2-3, e che avrebbe potuto addirittura portare al pareggio. Calo perdonabile, considerando che siamo alla prima di campionato, ma questo Grifone rispetto a quello dello scorso anno dovrà imparare a non concedere niente soprattutto nel finale di gara per diventare davvero grande.