CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «La seconda edizione del G20 delle spiagge si terrà a Castiglione della Pescaia» ad annunciarlo l’amministrazione comunale in una nota.
«Venerdì scorso, durante i lavori del primo sumit, che si è tenuto nella cittadina veneta di San Michele al Tagliamento – spiega la nota – i venti sindaci presenti hanno accettato la candidatura che ha proposto il primo cittadino Giancarlo Farnetani, presente ai lavori assieme alla sua vice, Elena Nappi, e l’assessore al Turismo, Susanna Lorenzini».
Castiglione della Pescaia fa parte di quelle venti località litoranee italiane, l’unica per la Toscana, che rientrano fra le sette regioni ad alta densità turistica balneare, dove si genera circa il 53% delle presenze turistiche nazionali «Questa candidatura – sottolinea la nota – offrirà l’opportunità all’Amministrazione comunale maremmana e alle associazioni di categoria del settore, di presentarsi al meglio a un incontro diventato da subito, di grande interesse mediatico.
Il G20s, infatti, ha tutti i requisiti per diventare un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori del turismo balneare e per il fine settembre del 2019 saranno presenti a Castiglione della Pescaia almeno 300 fra addetti ai lavori, quanti ne sono stati registrati nei giorni scorsi nel centro balneare veneti durante i tre giorni dei lavori».
«Sono lusingato che i sindaci abbiano scelto Castiglione della Pescaia – afferma il sindaco Giancarlo Farnetani – per la prossima edizione del G20s. Sarà un’opportunità per essere al centro del dibattito sul turismo balneare, ma soprattutto per presentare il nostro paese alla stampa specializzata che segue il turismo e agli operatori turistici».
«L’edizione numero due del G20s delle spiagge – aggiunge il sindaco – si terrà fra la fine di settembre e gli inizi di ottobre. Sul nostro territorio arriveranno tanti interessati amministratori locali, regionali ed esponenti del Governo».
«Durante la recente tre giorni a San Michele al Tagliamento – spiega Farnetani – fra noi amministratori pubblici, ci siamo immediatamente resi conto che abbiamo dato vita ad un interessante sistema di collaborazione fra queste 20 località che hanno le più importanti spiagge della nazione. Lavorando su 16 tavoli tematici e prendendo in considerazione 6 macroargomenti: gestione ambientale, finanziamenti e risorse, gestione delle spiagge, prodotti e scenari futuri, servizi e management delle destinazioni balneari, tutto questo ci ha dato l’opportunità di accrescere le nostre conoscenze».
«Durante l’ultimo giorno dei lavori c’è stata la sigla sul documento d’indirizzo – spiega il primo cittadino – che punta a incidere sui piani di sviluppo strategici, attraverso la creazione di un coordinamento tra le destinazioni balneari italiane e continueremo a confrontarci periodicamente sugli interventi e i progetti che potrebbero creare sinergie e forme di collaborazione, con particolare riferimento alle tematiche trattate durante il G20s».
«Definiremo insieme proposte e progettualità che possano fornire contributi validi al Piano strategico di sviluppo del Turismo – conclude Farnetani – rispettando criteri votati alla sostenibilità, all’innovazione e alla progettazione, mantenendo un approccio partecipativo che coinvolga portatori di interessi sia pubblici che privati selezionati di volta in volta rispetto alle tematiche trattate».
«In base ai dati Istat, nel 2017 gli esercizi ricettivi italiani hanno registrato 122,3 milioni di arrivi e poco
meno di 427 milioni di presenze – illustra la nota – grazie a un consistente aumento di turisti stranieri, che con 2.964.951
arrivi in più (+5,2% rispetto al 2016) hanno sfiorato quota 60 milioni (59.729.190), dato mai registrato in precedenza. Nella classifica dell’Organizzazione Mondiale del Turismo l’Italia è quinta nel mondo per capacità attrattiva. Un sistema turistico, quello italiano, che continua a poggiare sui comuni costieri che, pur essendo appena il 13% della totalità italiana, contribuiscono per oltre il 50% al totale delle presenze registrate a livello nazionale. I 20 comuni balneari più visitati riescono ad attrarre quasi 60 milioni di turisti, con un impatto enorme sul turismo balneare».
«Il G20s delle spiagge italiane nasce dall’idea che un momento di incontro e di confronto sia imprescindibile per chiunque voglia incidere nello sviluppo strategico del turismo italiano – conclude la nota – al G20s sono state invitate le località balneari di sette regioni, selezionate in base al numero delle presenze registrate. Oltre alla spiaggia di Bibione padrona di casa della prima edizione, fanno parte anche le corregionali Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle e Chioggia; le friulane Lignano Sabbiadoro e Grado, la riviera romagnola e l’Emilia con Rimini, Riccione, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Comacchio, Cervia e Cattolica; la Campania con Sorrento, Forio e Ischia, Vieste per la Puglia, Castiglione della Pescaia per la Toscana e la Costa Smeralda con il comune di Arzachena».