SCARLINO – Mentre nella frazione di Scarlino Scalo questa mattina ci si stava preparando alla festa dell’inaugurazione della nuova scuola, contemporaneamente il capoluogo si è svegliato con un macabro messaggio; nel centro storico di Scarlino sono apparse dei manifesti mortuari appesi da ignoti durante la notte.
«Oggi al termine di un lungo travaglio -era scritto sui fogli appesi un po’ ovunque nel borgo-ci ha lasciato il piccolo borgo di Scarlino, ucciso dall’ignoranza, dalla prepotenza, dall’irriconoscenza della politica. La popolazione tutta si stringe attorno ai suoi edifici privati di identità e nome che presto saranno occupati da orde di turisti festanti che, se pur per pochi giorni, lo faranno sentire ancora vivo».
«No fiori – prosegue il manifesto con lettere cubitali- ma esami di coscienza (per chi ne avesse una). Le esequie si terranno sabato 8 settembre ore 10 via Lelli 13 Scarlino Scalo».
Tra polemiche, raccolte firme ma anche dibattiti e assemblee pubbliche organizzate dall’amministrazione, che sono stati sull’ordine del giorno degli scarlinesi soprattutto nell’ultimo anno, i manifesti sono il discutibile epilogo delle discussioni che hanno accompagnato la costruzione del nuovo edificio scolastico e la decisione dell’amministrazione di trasferire anche le scuole medie nel nuovo plesso di Scarlino Scalo.