GROSSETO – «I 17 ponti di competenza della Provincia non presentano criticità dal punto di vista statico». Lo afferma il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna che risponde così alle richieste di alcuni sindaci del Pd. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Massa Marittima Marcello Giuntini ricordava di aver scritto il 17 agosto «al presidente della Provincia di Grosseto chiedendo informazioni sulla situazione del “Ponte di Prata”. Non avendo ricevuto nessuna risposta sono tornato a sollecitarlo per avere informazioni precise sulla data di assegnazione dell’incarico per il monitoraggio alla ditta Milanese e sulla data in cui è prevista la consegna degli elaborati da parte dei tecnici, così da dare risposte ai cittadini».
«Il fuoco incrociato che, in questi ultimi giorni, sta giungendo da parte di esponenti del Pd sull’operato della Provincia e, più in particolare, su una delle due deleghe effettive che ha mantenuto, ha un qualcosa di molto singolare – afferma Vivarelli Colonna -. Singolare il fatto che la nostra Amministrazione sia tacciata di inerzia nelle politiche di viabilità da quel partito che, quando era al governo del Paese, ha scientemente smantellato l’ente Provincia, capro espiatorio per combattere l’antipolitica dilagante, mettendo oggi in serio pericolo la sicurezza dei cittadini. Quel Pd, oggi, fa campagna elettorale utilizzando proprio quella Provincia che ha contribuito a depotenziare».
«Voglio chiarire, scendendo nel dettaglio: non presentano criticità dal punto di vista statico i 17 ponti di competenza della Provincia. Lo scorso marzo è stato, infatti, attivato il monitoraggio per il controllo tecnico delle condizioni statiche e funzionali delle infrastrutture del territorio: il ponte di Prata rientra fra le principali opere interessate dal monitoraggio; per questo servizio la Provincia ha dovuto ricorrere ad una gara di affidamento esterna per individuare una società di ingegneria specializza in questo tipo di indagini e controlli che oggi, ufficialmente, ha comunicato la buona salute delle nostre 17 infrastrutture».
«Questo è avvenuto proprio perché, dopo il tentato riordino delle Province con la legge Delrio ed i successivi provvedimenti “svuota Province”, è venuta meno la presenza di figure tecniche qualificate all’interno dell’Ente e pertanto, in virtù di proseguire il legittimo controllo delle opere d’arte, è stato necessario prevedere importanti finanziamenti allo scopo di sopperire, seppur in parte, alla richiamata grave carenza di personale – prosegue -. Ricordo che per il 2019 è stato previsto, nel bilancio preventivo di amministrazione approvato nello scorso mese di luglio, un ulteriore stanziamento di 200mila euro per proseguire il programma di controllo. Le criticità attribuite al viadotto di Prata sono in realtà degli assestamenti del rilevato che nulla hanno a che vedere con le strutture portanti in cemento armato».
«In conclusione pare che ci sia, da parte di alcuni esponenti del Pd, difficoltà a capire un concetto piuttosto semplice: che, per potere svolgere le proprie funzioni delegate, le Province hanno necessità di finanziamenti. I miei consiglieri delegati, da due anni a questa parte, prestano quotidianamente il proprio servizio in maniera gratuita e appassionata e dovendo, ogni giorno, far fronte a difficoltà per la mancanza cronica di finanziamenti. Come denunciamo da anni, la situazione è gravissima ed in pericolo c’è la sicurezza dei cittadini. Ma al Pd, ancora una volta, interessa di più fare demagogia che preoccuparsi di risolvere i problemi reali del territorio».