GROSSETO – Si aggira attorno al 91% la percentuale di bambini (nati nel 2016) vaccinati al 31 luglio 2018. Una quota, quella della Asl 9, di poco sotto a quella delle altre due Asl sudest. Il dato riguarda quei bambini che, nel 2018, hanno compiuto o compiranno 24 mesi.
In provincia di Grosseto stiamo parlando di 1303 bambini, di questi ne sono già stati vaccinati con l’esavalente in 1198 (il 91,9% del totale), mentre di poco inferiore è la percentuale per morbillo parotite e rosolia (somministrati in un unico vaccino). Qui siamo al 91,4%, 1191 bambini. Ovviamente per alcuni c’è ancora tempo, visto che c’è chi, essendo nato nella seconda metà dell’anno, non ha ancora compiuto 24 mesi (cliccare per ingrandire le tabelle).
Nel 2001 la copertura vaccinale era stata del 77% (come si vede anche da QUESTA griglia riepilogativa della Asl). Una copertura che è salita sino al 93% negli anni dal 2006 al 2008, per poi ridiscendere sino all’88% del 2012 e risalire al 95% nei due anni successivi.
Per raggiungere quella che è definita l’immunità di gregge la quota di vaccinati deve essere, infatti, il 95%, traguardo a cui la Asl sudest si sta avvicinando: sui 5315 nati nel 2016 ben 4964 sono già stati vaccinati per l’esavalente (93,4%) e a 4847 (il 91,2%) è stato somministrato il vaccino morbillo-parotite-rosolia. La percentuale da considerare sarà comunque quella al dicembre 2018.
«Si tratta di un ottimo risultato – afferma la dottoressa Alessandra Bagnoli responsabile aziendale per le vaccinazioni – anche perché mancano ancora cinque mesi». Tra l’altro, al dato del secondo vaccino (morbillo ecc), vanno aggiunti alcuni bambini che hanno scelto di sostituite a questo vaccino il Mprv, ossia lo stesso vaccino a cui però è stata aggiunta anche la protezione contro la varicella, un tipo di vaccino obbligatorio, però, solo per i nati nel 2017.
In Toscana tra l’altro la Regione ha messo in piedi un sistema informatizzato a cui le scuole possono accedere per constatare la regolarità vaccinale, ma anche se la famiglia ha preso appuntamento per il vaccino. In quel caso, sino al giorno del vaccino, il bambino può tranquillamente frequentare nido o scuola materna.
Al momento la legge Lorenzin prevede che, tra 0 e sei anni, chi non è vaccinato non può entrare a scuola, mentre le successive modifiche hanno introdotto la possibilità di un’autocertificazione. Gli appuntamenti andavano comunque presi entro il 10 luglio scorso. La Asl, per motivi di privacy, non può comunicare alle scuole i nominativi dei bambini non vaccinati, ma le scuole hanno la possibilità di verificare la regolarità per i propri iscritti.