GROSSETO – «Le polemiche sulla manifestazione antifascista obbligano l’ARCI ad una chiara presa di posizione, ciò nel rispetto di un’associazione che è sempre stata inclusiva delle diversità nella condivisione di valori comuni e l’antifascismo è proprio uno di questi». Ad intervenire sulla polemica sorta in merito alla manifestazione antifascista è la presidenza ARCI del comitato provinciale.
«L’antifascismo è un principio universale ed appartiene a tutti coloro che si riconoscono nella pluralità di valori che esso rappresenta – prosegue la nota -. Contrarietà ad ogni totalitarismo, uguaglianza, libertà appartengono a tutti quei democratici che, pur con posizioni politiche diverse combattono contro le oppressioni, per il pluralismo, e si riconoscono nei valori della nostra Carta Costituzionale. Non possiamo permetterci di considerare l’antifascismo come elemento di divisione: oggi è importante che la sinistra tutta guardi ai valori che ci uniscono senza perpetrare lo storico errore di dividersi di fronte ai nuovi fascismi e al populismo come accadde in passato».
«In tal senso ci rammarichiamo delle divisioni che emergono sulle scelte – certamente discutibili, ma in altre sedi – fatte dal PD con i governi di centrosinistra: crediamo che questo tema, di fronte ad una manifestazione importante come quella dell’8 settembre, semplicemente non sia all’ordine del giorno. Pensiamo si debba scendere in piazza in nome di questi valori condivisi, piuttosto che alimentare contrapposizioni strumentali , ciò ci permetterebbe di condividere la piazza e far sentire la nostra voce contro ogni fascismo e contro ogni razzismo. Dividersi sull’antifascismo è un errore, un errore grave, la nostra funzione sarà sempre quella di accogliere e far dialogare ogni anima della sinistra, del centrosinistra e dell’antifascismo con la consapevolezza che, visti gli eventi, il lavoro da fare è ancora molto».