AMIATA – Anche quest’anno l’Unione dei comuni dei comuni montani dell’amiate grossetana rinnova l’ordinanza che proibisce di raccogliere funghi, ma anche erbe aromatiche, castagne e noci nei terreni privati, pena la multa.
I prodotti, infatti, sono «di proprietà esclusiva dei proprietari dei fondi o degli aventi diritto e ad essi devono essere restituiti» e l’ordinanza dell’Unione invita i proprietari a rendere ben visibile che i terreni sono privati, con appositi cartelli «Invita – dice l’ordinanza -tutti i proprietari dei fondi privati ad apporre lungo i confini degli stessi idonei cartelli segnanti la proprietà privata al fine di pubblicizzare a chi sia vicina lo stato giuridico di detta proprietà».
«Ricorda inoltre – si legge nell’ordinanza – che la racolta dei funghi epigei spontanei è vietata dal 1°ottobre al 31 ottobre di ogni anno nei castagneti da frutto».
Per i trasgressori sono previste sanzioni «Sono incaricati dell’accertamento e della contestazione delle infrazioni alla presente ordinanza, secondo le norme vigenti e le rispettive competenze, gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, i nuclei antisofisticazioni e sanità dell’Arma dei carabinieri, gli organi di polizia amministrativa provinciale, gli organi di polizia urbana e rurale, gli organi di vigilanza e ispezione delle Aziende USL,le guardie addette ai parchi nazionali e regionali, il personale in possesso della qualifica di agente di polizia giudiziaria, le guardie ambientali volontarie, nonché, limitatamente alle aree di raccolta riservata di cui all’articolo 11 e alle aree di racolta a pagamento di cui all’articolo 12, le guardie private riconosciute ai sensi del TU delle leggi di pubblica sicurezza».
L’ordinanza, inoltre «Ribadisce che per la raccolta dei funghi epigei, con esclusione dei proprietari dei fondi, occorre essere in possesso dell’apposito titolo autorizzativo».