GROSSETO – «Si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Sei Toscana. Fra i vari punti all’ordine del giorno, l’approvazione delle linee guida del piano industriale e l’esame dell’ordinanza del Tribunale di Firenze dello scorso 13 agosto» a renderlo noto una nota di Sei Toscana, che illustra l’esito della riunione di oggi.
«Il Consiglio di amministrazione della Società ha approvato all’unanimità le linee guida del nuovo piano industriale – annuncia la nota – passaggio propedeutico alla realizzazione di tutte le attività previste, sia in termini di servizio che di gestione, volte a raggiungere una progressiva integrazione territoriale dei servizi e un deciso incremento della raccolta differenziata e del recupero di materia, raggiungendo in tal modo gli obiettivi previsti dalla Regione Toscana e dall’Unione Europea».
«Le linee guida approvate oggi – prosegue la nota – confermano l’intenzione della Società di attivare sul territorio servizi di raccolta differenziata, anche con l’utilizzo di sistemi di conferimento ad accesso controllato, proseguendo il percorso volto ad arrivare a un sistema di tributo puntuale nel prossimo futuro, ossia far pagare all’utenza per ciò che effettivamente produce in termini di quantità e qualità dei rifiuti conferiti».
«Quanto alla recente ordinanza del Tribunale di Firenze dello scorso 13 agosto – illustra Sei – il Consiglio di Amministrazione, pur consapevole della complessità giuridica dell’intera questione e salvi pertanto gli approfondimenti in corso, ritiene che l’incertezza relativa alla titolarità dei diritti su una parte del capitale sociale non possa far venire meno l’esigenza di dare tempestiva e puntuale attuazione alla delibera di aumento di capitale e, comunque, l’obbligo di perseguire al meglio l’interesse societario».
«Per tali motivi – conclude la nota – il CdA ha inviato una lettera ai Soci in cui si ricorda la scadenza del 30 settembre prossimo per la sottoscrizione della seconda tranche di aumento di capitale, pari a 18 milioni di euro, versando contestualmente il 25% della quota sottoscritta. Quanto agli effetti dell’ordinanza del 13 agosto, il Consiglio ha deliberato di darvi attuazione e quindi: di pubblicare il suddetto provvedimento nel Registro delle Imprese e di invitare i Soci alla massima collaborazione e quindi a ricercare, nel superiore interesse della Società, un accordo circa l’esercizio dei diritti relativi alle quote oggetto di vendita coattiva, in modo da consentire alla Società stessa un regolare e certo funzionamento. Ferme restando le prerogative del CdA e del Presidente, eventualmente da esercitarsi all’esito della risposta dei Soci».