FOLLONICA – «Dopo vent’anni di lotte contro l’inceneritore dobbiamo ricominciare daccapo ma siamo sempre più determinati ad impedire che venga riaperto» così esordisce Roberto Azzi, esponente leghista di Follonica.
«Ormai sappiamo tutti che è fortemente dannoso per la nostra salute – dice Azzi – come confermato dallo studio del Cnr che, con dati allarmanti, ha rilevato un’incidenza di tumori di vario tipo doppia rispetto alle zone circostanti, come allarmante è la notizia data dal dott. Monciatti, Presidente del Comitato per il No all’inceneritore di Scarlino, sulla mancata concessione in sede di Conferenza di Servizi della valutazione di impatto sanitario, fondamentale poiché sappiamo tutti che l’impianto scarica reflui ad elevato tasso di tossicità i cui fanghi contengono elevate quantità di diossina».
«Anche la Relazione Parlamentare di inchiesta del 27 febbraio 2017 ha evidenziato che si tratta di un impianto strutturalmente obsoleto e pericoloso – prosegue Azzi – come dimostrato dai frequenti incidenti tecnici che hanno provocato il rilascio di diossina. Insomma, noi follonichesi l’impianto non l’abbiamo mai voluto e non lo vogliamo perché ci priva della salute e perché compromette gravemente la voce principale della nostra economia basata prevalentemente sul turismo»
«Come esponente di partito – aggiunge l’esponente leghista – noto come il Pd e i suoi esponenti si interessano dei cittadini solo in prossimità delle elezioni e vista la batosta presa alle ultime elezioni si stanno biecamente esercitando nel rinnegare quanto sostenuto finora per cercare di recuperare qualche voto. Se fino a dicembre 2017 il piddino sindaco Benini dichiarava, nel corso dell’incontro con i rappresentanti dei dipendenti della Scarlino Energia, che la sua amministrazione “non è contraria all’incenerimento” ora dopo pochi mesi cambia idea e dichiara che “l’amministrazione è contraria alla riapertura”».
«L’unica cosa che può fare a questo punto – attacca Azzi – visto che dice di volersi dimettere, è di dimettersi davvero e ritirarsi dalla scena politica vista la scarsa considerazione dimostrata per i propri concittadini. Altro indeciso della politica, che invitiamo a seguire il consiglio dato al sindaco è il capogruppo Pd in Regione Toscana Marras. Anche lui indeciso e dal pensiero distonico visto che ora, in odor di elezioni, dichiara di essere contrario all’inceneritore, dimenticandosi di averlo autorizzato per ben due volte».
«Follonica è una località a vocazione turistica – conclude Azzi – e il turismo è la voce primaria della nostra economia. Riaprire l’inceneritore significa danneggiarla irrimediabilmente. La città ha bisogno invece di bonifiche per tutelare la nostra salute, di cura del territorio e di una programmazione a lungo termine che valorizzi e incentivi il turismo e che riporti Follonica ad essere frequentata da italiani e stranieri in tutti i mesi dell’anno approfittando della bellezza del territorio e del clima mite».