GROSSETO – Dal 20 al 24 settembre, la città di Torino sarà il teatro della dodicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante vetrina internazionale delle produzioni di piccola scala.
Si tratta di una manifestazione che sposa appieno la filosofia di Slow Food, di cui è diretta emanazione ed a dimostrarlo troviamo anche le aree tematiche di questa edizione: il rapporto tra cibo e salute, il ruolo di api ed insetti, la tutela dei semi, slow fish e slow meat. La dittatura dell’istantaneità, nella quale ormai ci siamo abituati a vivere è sempre contrapposta al valore inestimabile della naturalezza.
L’intera città abbraccerà la manifestazione: il Mercato sarà al Lingotto fiere, le attività didattiche in piazza Castello, l’Enoteca all’interno di Palazzo reale e le numerose conferenze si terranno nella splendida cornice del circolo dei lettori presso Palazzo Granieri della Rocca.
Alla manifestazione sarà presente anche la Maremma, rappresentata dai suoi presidi slow food.
In particolare, la giornata del 23 settembre la vedrà protagonista di ben due eventi. Alle ore 17, sarà organizzato un laboratorio del gusto intitolato “alla scoperta del Morellino”. In questa occasione, sei produttori Slow Wine, Poggio Trevalle, Roccapesta, Antonio Camillo, Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, Santa Lucia e Terenzi saranno gli ambasciatori del vitigno maremmano più celebre.
Alle ore 19 andrà in scena “Maremmana: la bianca dalle grandi corna” dove si parlerà dell’importanza dell’allevamento brado in contrapposizione all’industria globale della carne e dove Flavio Biserni, patron dell’Antica Fattoria del Grottaione di Castel del Piano, svelerà la ricetta del suo peposo.
E proprio a Biserni abbiamo chiesto di spiegarci più in dettaglio come si svolge Terra Madre: «Noi del Grottaione, collaboriamo con Terra Madre da quattro edizioni, ovvero da otto anni (si tratta di un evento biennale) ed ogni volta lo facciamo per il puro piacere di far conoscere la nostra cucina. Questa estate ho incontrato Alessio Durazzzi, il direttore delle Cantine del Morellino di Scansano e parlando abbiamo scoperto per caso che saremmo stati entrambi al laboratorio sulla Maremmana».
«Tra l’altro noi saremo impegnatissimi, perché oltre al laboratorio, saremo i responsabili della cucina Internazionale. In pratica siamo gli orchestrali delle cucine di tutto il mondo. Durante i 5 giorni della manifestazione a partire da mezzogiorno, fino alle 22, ogni due ore vengono presentati nuovi piatti delle quattro nazioni».
«Mi spiego meglio: le cucine dei quattro continenti andranno in scena ogni due ore, ogni volta rappresentate da un Paese diverso. Sarà una sfida molto difficile e sono sinceramente preoccupato per le difficoltà tecniche dell’organizzazione».
«I partecipanti all’evento potranno degustare i piatti per una modica cifra e volendo, ogni due ore potranno fare il giro del mondo con le papille gustative. Noi facciamo parte del circuito Slow Food dal 2006 ed anche prima di Terra Madre abbiamo sempre entusiasticamente preso parte come volontari alle varie iniziative di Slow Food, sempre per il piacere assoluto e per l’orgoglio di rappresentare la nostra terra madre»