GROSSETO – «Si fa un gran parlare dell’aeroporto di Grosseto come se questo fosse la panacea buona per tutti i mali che affliggono il settore del turismo, ma non è così e farlo credere serve soltanto a due specifiche categorie: la politica e gli abbienti» a parlare è il Movimento 5 Stelle del capoluogo, che interviene a seguito della notizia del fallimento della compagnia aerea Sky Work.
«Serve alla politica – dice il Movimento – per nascondere la sua incapacità di governare un territorio dalle mille risorse che agevolerebbero pure il lavoro se vi fosse qualcuno capace di farlo, con una visione giusta; serve agli abbienti per raggiungere la Maremma e godersi, giustappunto, le mille risorse che questo territorio offre. Le due categorie operano ovviamente in sinergia. La prima ha volutamente perso il controllo pubblico della società vendendo quote alla seconda, non prima di avere in mano, questa volta sì, tutte le garanzie dei proprietari graduati».
«L’aeroporto che crea ricchezza, che segna un punto di svolta nel settore del turismo maremmano è una pura illusione – aggiunge la nota pentastellata – lo dicono le circostanze, lo dicono i numeri, lo dice il buonsenso. La Maremma vede oggi arrivare più di un milione di turisti all’anno. Di questi, nei primi sei mesi del 2018, quelli che sono atterrati a Grosseto sono 3882, in calo del 7,2% rispetto al 2017 e che adesso si dovrà aggiungere l’ulteriore perdita dell’8% in seguito al fallimento della compagnia aerea Svizzera SkyWork, per un totale che supera il 15% di perdite. Complessivamente, quindi, stiamo parlando di uno 0,3-0,4% di turisti che arrivano in aereo rispetto al totale. Il nulla cosmico».
«L’ubicazione della pista totalmente inadeguata – illustrano i 5 stelle – le attività militari che non consentiranno mai un grande sviluppo del settore civile, il carico di inquinanti già molto elevato a causa del Baccarini, su cui, per quanto si sa, non è mai stato fatto uno studio epidemiologico ed una valutazione delle conseguenze che ha sulla salute delle persone e sull’ambiente, la naturale connotazione ecologica ed ambientalista della Maremma poco antropizzata, la diffusione di agriturismi e strutture ricettive nella piana maremmana, sono i principali aspetti che dovrebbero convincere chi ci governa a dirottare l’attenzione verso altri sistemi di trasporto».
«In particolare sul trasporto su rotaia – chiarisce la nota – abbiamo una bella stazione posta in una linea strategica, costiera, a pochissima distanza da uno dei più grandi aeroporti del mondo, Fiumicino (41 milioni di viaggiatori), ad appena un’ora dall’aeroporto più importante della Toscana, l’aeroporto di Pisa (5,3 milioni di viaggiatori). È questa una parte consistente del futuro del turismo maremmano, altro che qualche facoltoso svizzero o Russo. La politica dovrebbe lavorare per incentivare il trasporto integrato, un sistema organico, sinergico, che metta in correlazione sistemi di trasporto misti, grandi hub con linee ferroviarie e stradali. Sistemi connessi con i maggiori motori di ricerca che riescano a pianificare un viaggio nei minimi dettagli riuscendo a gestire anche pochi minuti di ritardo».
«Google docet – conclude il Movimento 5 Stelle – è notizia di poche settimane fa: Trenitalia e la compagnia Emirates Airline hanno siglato un accordo, una partnership che ha visto nascere il biglietto unico per il trasporto integrato e coordinato tra aereo e treno per raggiungere tantissime località turistiche.
E invece noi, campiamo di illusioni che, anche se con le ali, restano sempre illusioni».