GROSSETO – «Continua inesorabile il ridimensionamento dei servizi sanitari all’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima, ma dagli amministratori locali del centrosinistra non si leva alcuna protesta. A questo punto l’azienda sanitaria ci dica quali sono i progetti futuri per la struttura massetana, perché i cittadini devono sapere cosa li aspetta». Inizia così la nota di Sandro Marrini, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunlae a Follonica.
«Sappiamo che l’Asl vuole ridimensionare l’attività chirurgica tagliando la reperibilità notturna e festiva: di fatto, in caso di urgenze, i cittadini della zona delle Colline Metallifere dovranno essere trasferiti all’ospedale Misericordia di Grosseto. Come in passato per Ostetricia e poi per Pediatria, l’azienda sventola numeri come se certi servizi essenziali si mantenessero con le cifre e non con le tasse che anche i cittadini della zona pagano. Lo dicano chiaramente: per la sanità Toscana, ma soprattutto maremmana, ci sono cittadini di serie A e serie B e questo è inaccettabile. Qualcuno sostiene che la decisione sia dovuta alla mancanza di una sala di rianimazione interna all’ospedale Sant’Andrea, eppure quella sala non c’è mai stata e le operazioni venivano fatte ugualmente. Forse perché ci sono specialisti che possono occuparsi del paziente in caso di necessità, con la possibilità poi di trasferirlo all’ospedale Misericordia di Grosseto dove c’è la rianimazione?»
«Nel presidio di Massa Marittima due anni fa sono state riqualificate le sale operatorie e oggi si continuano a rinnovare reparti, eppure si tolgono i servizi. Perché, se l’obiettivo è ridurre le prestazioni del Sant’Andrea, i vertici Asl deliberano nuovi investimenti? Prima è stato chiuso il reparto di Ostetricia, poi è toccato alla Pediatria, ora anche Chirurgia e pure l’eccellenza della struttura, la Pneumologia, non è più considerata di prima categoria. Gli spazi per la dialisi sono limitati e c’è la necessità di avere a disposizione un medico che collabori con il responsabile del reparto che ha un carico di lavoro – a nostro giudizio – eccessivo. Nonostante gli operatori del settore siano preparati ed efficienti, è palese che manchi un dottore. Ma da quando il secondo professionista, arrivato a seguito delle nostre richieste, è andato via per motivi personali non è stato mai sostituito. Tutto viene lasciato al caso, e i cittadini hanno notizie di quanto accadrà nel loro ospedale di riferimento solo dagli operatori che hanno l’accortezza di avvertirli quando un servizio viene ridotto o eliminato, mentre gli amministratori locali del centrosinistra tacciono, come se accettassero di buon grado lo svuotamento dei servizi nel presidio massetano, allineati al volere superiore per non pregiudicare le proprie carriere. Dei cittadini, invece, poco importa».