GAVORRANO – «Continuano i forti disservizi nella raccolta dei rifiuti da parte di 6Toscana. La situazione sta divenendo insostenibile per i cittadini del Comune di Gavorrano, e per le attività, ricettive e turistiche, che in questo momento sono nel pieno delle presenze turistiche». Il sindaco di Gavorrano, Andrea Biondi, parla della situazione di Sei Toscana all’indomani dell’applicazione del decreto Di Maio.
«Piena solidarietà ai lavoratori che senza nessun preavviso moralmente accettabile hanno visto concludersi il loro impiego perdendo quella prospettiva lavorativa sulla quale riponevano speranze e progetti futuri. Piena solidarietà anche ai dipendenti di 6Toscana che nel loro lavoro operativo sul territorio, vedono ripercuotersi nel proprio lavoro quotidiano le conseguenze nefaste di scelte strategiche incomprensibili della dirigenza, che hanno messo in difficoltà il servizio erogato nel momento di maggior presenza turistiche nel nostro territorio, e che loro sono chiamati a risolvere».
«Quasi mi imbarazza dover telefonare ai coordinatori di zona per segnalare le nostre istanze e lamentale, sapendo che proprio loro sono le persone che portano avanti la ‘baracca’, che rinunciano alle ferie cumulate, per evitare assenze lavorative in questi momenti difficili – prosegue Biondi -, cercando di salvare la faccia alla dirigenza aziendale per mero spirito di servizio. Sostegno alle cooperative interessate, che senza un preavviso congruo si sono trovate a svolgere un servizio mai fatto, senza personale debitamente formato ed istruito, e tutto questo, ripeto, nel momento di maggiore produzione di rifiuti per il nostro territorio».
«Scelte fortemente discutibili, che non esito ad individuare come scelte scellerate, che potevano benissimo essere prese in diverso modo, in primis per tutelare il funzionamento della macchina organizzativa, e l’efficienza del servizio erogato, dato che la soddisfazione dell’utente finale dovrebbe essere il motivo principale di esistenza di un’azienda di servizi. Inutile scaricare le colpe nell’entrata di vigore del Decreto Dignità, del quale si conoscevano gli estremi e le conseguenze ancor prima, quindi capacità dirigenziale vuole, se vi è traccia, che le decisioni necessarie dovevano e potevano essere prese con maggior anticipo rispetto al caos generato. In qualità di primo cittadino mi faccio portavoce di tali istanze nei confronti della dirigenza di 6Toscana, sperando in una celere risoluzione delle problematiche, e manifestando piena disponibilità per discutere ogni problematica nel pieno interesse della mia comunità». Conclude Biondi.