SORANO – «Ha avuto un percorso molto lungo e accidentato che ha spinto il Comune, dopo un’inchiesta della magistratura nel 2013, ad azzerare tutto e a rincominciare l’iter: adesso il piano operativo di Sorano ha superato il primo traguardo» ad annunciarlo è una nota del sindaco, Carla Benocci.
«Il consiglio comunale lo ha infatti approvato a larga maggioranza, con 10 voti a favore e 2 astensioni – spiega il sindaco – dando quindi il via alle successive procedure, osservazioni da parte dei cittadini per esempio, che dovranno concludersi con la definitiva adozione. Abbiamo avuto purtroppo molte vicissitudini e molti ritardi, che siamo riusciti a superare e quella dell’approvazione è una giornata importante che ci ripaga anche di tante amarezze».
«L’obiettivo centrale del piano – sottolinea il primo cittadino – è la tutela del territorio senza ingessarlo, ma legandolo a prospettive equilibrate e compatibili di sviluppo per quanto riguarda, soprattutto, agricoltura di qualità, beni culturali e ambiente, nuove forme di turismo, artigianato e, commercio».
L’architetto Luciano Piazza, responsabile della equipe che ha elaborato il piano ha ripreso questo concetto: «Il territorio va tutelato e conservato, ma anche utilizzato in modo consapevole e cosciente. Il piano punta molto sulla riorganizzazione e il potenziamento delle attività artigianali, commerciali e turistiche mentre, per quanto riguarda il residenziale, si prevede un suo incremento costituito per il 50 per cento dal recupero e riutilizzo del patrimonio esistente e per il rimanente da nuove costruzioni, attraverso piccoli lotti di completamento ubicati nel capoluogo e in tutte le frazioni, o all’ampliamento di costruzioni già esistenti. Ci sarà anche la possibilità di cambi di destinazione d’uso per manufatti che hanno perso del tutto la loro vocazione originale».
«La spinta forte al riuso – afferma il vicesindaco, Pierandrea Vanni – ha particolare valore in un territorio, dove purtroppo il patrimonio edilizio inutilizzato è di grandi dimensioni, comunque saranno necessarie forme di incentivo per andare in questa direzione. Il piano è importante, anche perché fissa nuove e precise regole per il governo del territorio del quale sentiamo l’urgente necessità. Al tempo stesso offre certezze ai cittadini e ai tecnici su quello che si può fare e su come si può fare»
Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Lavinia Montanini, Franca Bernardoni, Roberto Carrucola e Antonio Merli, che hanno chiesto chiarimenti e approfondimenti da parte dei tecnici. Alla fine il sindaco ha ringraziato tutto il consiglio comunale, gli uffici, l’architetto Piazza e il suo gruppo e l’ex responsabile dell’ufficio tecnico, Paolo Giannelli, per l’impegno e la disponibilità che hanno consentito di raggiungere un primo, importante traguardo.