CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Il reperimento delle risorse extra bilancio è un aspetto fondamentale per gli investimenti degli enti locali e il Comune di Castiglione della Pescaia da due anni sta lavorando alacremente per il reperimento di tali risorse, elaborando progetti autonomi per cercare nuove opportunità in più settori.
«Negli ultimi due anni – spiega l’assessore alle Politiche Agricole Federico Mazzarello – stiamo portando avanti un’idea di sviluppo del territorio rurale legato alle radici della nostra terra e in armonia con le nuove esigenze economiche e lavorative».
«Dai tempi più remoti – continua Mazzarello – il nostro territorio è sempre stato vocato all’agricoltura e in seguito, con successo, adattato al turismo, offrendo ancora infinite possibilità di sviluppo legate al settore primario, basti pensare ai circuiti enogastronomici connessi alle peculiarità della nostra terra come l’olio, il vino, le primizie degli ortaggi o quelli che erano i nostri pascoli. Oggi dobbiamo mettere in condizione coloro che continuano ad investire nel settore agricolo, tra mille difficoltà, di poter stare al passo con i tempi e rispondere alle richieste del mercato».
«Le amministrazioni devono essere il primo alleato degli agricoltori – dice l’assessore – e da questa nostra convinzione che lavoriamo per offrire il nostro apporto, coadiuvando il loro lavoro e quello delle associazioni di categoria nel reperire finanziamenti che possano, direttamente ed indirettamente aiutare un settore trai più tartassati degli ultimi anni».
«Le difficoltà nel mondo agricolo sono infinite – prosegue Mazzarello – gli ingenti danni che le variazioni e la instabilità climatica provocano alla colture, la globalizzazione dei mercati che poco tutela la stagionalità dei prodotti e, non ultimo l’annoso problema dei cinghiali che quotidianamente decimano i raccolti dei nostri agricoltori e per i quali troppo spesso non vengono date risposte esaurienti e tempestive».
«Tutto questo lavoro è finalizzato – afferma il sindaco Giancarlo Farnetani – a poter offrire anche un’offerta di diversificazione turistica in larga scala, legata alla ricettività rurale. All’interno di questo studio che ha riscosso i giusti riconoscimenti dalla Regione Toscana, trovano spazio la valorizzazione dei prodotti tipici, ma anche tutti i servizi che possiamo fornire tranquillamente con le varie associazioni che spaziano dal trakking, al cicloturismo, alle visite guidate, al coinvolgimento del turista nell’attività agricola durante la vendemmia, la raccolta delle olive e il pesca-turismo».
«Stiamo pensando di fare una campagna di promozione – precisano Farnetani e Mazzarello – con convegni, seminari sul mondo rurale e quello storico culturale, che siano in grado di attrarre una platea diversa e dare una maggiore visibilità al territorio nel suo complesso, avvicinando a sensibilizzando i cittadini sulle problematiche e allo stesso tempo le possibilità del settore primario».
“Stiamo agendo in prospettiva – precisa Mazzarello – per far conoscere un’altra faccia del territorio, da prendere in considerazione in periodi stagionali al di fuori dell’estate. Sarà un’azione mirata ad invogliare il turista a venire anche d’inverno, quando potrà prendere parte ad altre attività e conoscere l’importanza della nostra terra».
«Sarà un percorso difficile – ammette Mazzarello – ma dobbiamo provarci. Il nostro Comune ovviamente non è ritenuto fra quelli “turisticamente svantaggiati”, ma partecipare costantemente ai bandi ci da punteggio per quelli a venire ed in più ci permette di avere materiale pronto per altri avvisi pubblici, anche da far utilizzare ai privati. Un piccolo aiuto per snellire il lavoro burocratico per coloro interessati a partecipare già a partire dal prossimo settembre».
Il progetto del turismo rurale recentemente presentato dall’amministrazione, ai fini di una suo possibile finanziamento sulla Misura Leader del Piano di Sviluppo Rurale, parte dalla constatazione di due punti fermi di successo del territorio castiglionese: la ormai consolidata vocazione turistica balneare e la valorizzazione delle nostre aree rurali e naturali.
«Questo progetto, per il quale proveremo ad aggiudicarci i 150 mila euro disponibili – rivela l’assessore all’Agricoltura – ha come obbiettivo quello di unire questi due aspetti fondamentali che caratterizzano la nostra terra e farne uno strumento sia per il potenziamento delle aziende che investono prettamente sull’agricoltura, sia per quelle che ormai hanno una maggiore vocazione agrituristica».
L’Amministrazione comunale ha preso in esame il territorio rurale interno, che, a seguito dell’invecchiamento della popolazione e dell’abbandono graduale dell’agricoltura, soprattutto nelle zone più impervie, si sta spopolando, specialmente nei borghi rurali storici come: Vetulonia, Buriano e Tirli, dove le zone collinari boscate e olivetate, risentono della scarsa redditività, e quindi soffrono dell’allontanamento da parte dei proprietari, che spesso provocano problemi idrogeologici e rischio di incendio.
«Porteremo avanti – sostengono Farnetani e Mazzarello – un’attenta pianificazione che deve sfociare in una maggiore integrazione delle numerose aziende agricole, con il turismo enogastronomico, con il patrimonio storico culturale presente sul territorio comunale, ai sentieri legati alla fede, all’importante attività portata avanti dal Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, a quanto di importante è custodito all’interno degli scavi presenti sempre in quella frazione. Le bellezze naturalistiche che fanno della Diaccia Botrona ed il museo della Casa Rossa un importante volano di turismo».
«Il progetto, nato dalla fattiva collaborazione fra l’Associazione Albero delle Idee – spiega Mazzarello – già nota al Comune per l’importante lavoro fatto sulla sentieristica, e dall’ufficio Patrimonio, ha unito anche aspetti legati alla salvaguardia dell’ambiente con la progettazione di installare colonne fotovoltaiche nelle zone dell’entroterra per ricaricare le biciclette a pedalata assistita, così come suggerito e progettato dall’associazione, e ancora, il posizionamento di segnaletica specifica per le zone rurali e le imprese agricole ed agrituristiche, oltre alla possibilità di creare percorsi enogasronomici stabili che mettessero in collegamento il centro urbano alle periferie».
«Gli ambiti sui quali i comuni, come istituzioni, possono agire sull’agricoltura sono purtroppo pochi –concludono sindaco ed assessore – quello di poter reperire risorse e partecipare ai bandi PSR come Comune nelle poche occasioni che ci vengono concesse è per noi un obbligo per dimostrare la vicinanza ad un settore nel quale troppo spesso non vengono date risposte adeguata dagli organi competenti».
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