GROSSETO – «Grazie all’installazione della fibra ottica, i cui lavori ormai interessano gran parte della nostra città, l’accesso a servizi digitali innovativi, tramite connessione ultraveloce, per i Grossetani è garantito. Ma quando a Grosseto sarà garantito, anche a velocità moderate, di percorrere strade e marciapiedi senza correre il rischio di rompersi una gamba, cadere di bicicletta o rompere le sospensioni delle auto?» a chiederlo è il circolo Pd di Gorarella, il cui segretario, Giuseppe Conti, afferma che, a causa dei lavori per l’istallazione della fibra, le condizione delle strade del quartiere siano peggiorate.
«Che le innovazioni tecnologiche siano per una città un valore aggiunto – dice Conti – non si discute, e che i cittadini siano disposti anche a subire qualche disagio pur di ottenerli è comprensibile. Ma quando lo scenario urbano che si prospetta a seguito dei lavori per il passaggio dei cavi, diventa quello di un luogo di battaglia, allora qualche domanda noi di Gorarella ce la siamo posta. Buche su buche, tracce su tracce, il nostro quartiere ha assunto le sembianze di un cantiere abbandonato a cielo aperto anzichè quella del quartiere elegante e ben tenuto quale è sempre stato».
«E non è dato sapere neanche quali saranno le condizioni del manto stradale una volta conclusi i lavori – prosegue il segretario – infatti nella Convenzione stipulata tra l’Amministrazione comunale e la Open Fiber, la Società che si è assunta l’onere di realizzare questa rete infrastrutturale, si parla di ripristini stradali che ancora non riscontriamo o che riteniamo realizzati in modo difforme da quanto previsto».
«L’Amministrazione comunale, ha adottato i dovuti controlli affinchè venissero rispettate le norme contrattuali anche nei confronti delle Imprese incaricate da Open Fiber, di realizzare i lavori? – chiede Conti e prosegue – ridurre al minimo i tempi e i costi degli interventi, oltre ad essere buona norma quando si Amministra un bene pubblico, era ed è tuttora anche un preciso impegno contrattuale dell’Amministrazione. E’ stato fatto? Perchè non si è tenuto conto delle infrastrutture esistenti per il passaggio dei cavi, che avrebbero permesso di ridurre al minimo la realizzazione di scavi e demolizioni di strade e marciapiedi? In alcuni casi abbiamo assistito alla esecuzione di scavi in strade e parcheggi asfaltati pochi mesi prima. E’ questa la capacità di coordinamento e programmazione messa in campo dal Comune in occasione di questi lavori? Le fideiussioni bancarie prestate da Open Fiber saranno sufficienti a garantire il corretto adempimento di tutti gli obblighi di ripristino? E soprattutto perché nel Regolamento manomissione del suolo pubblico varato dalla sua amministrazione nel maggio dello scorso anno, per strade di larghezza uguale o inferiore a tre metri, si prevede il rifacimento dell’asfalto per l’intera carreggiata, mentre nella convenzione con Open Fiber, è stato stabilito di intervenire con una toppa larga al massimo un metro? Non mi vorrà dire che le aziende locali o i semplici cittadini dovranno accollarsi oneri maggiori di quelli previsti per questo tipo di intervento? Sindaco, perché non fa capire anche a noi in che condizioni manutentive saranno le strade di Grosseto nei prossimi mesi?».
«Perché dagli atti non si evince chiaramente – conclude Conti, rivolgendosi direttamente al sindaco – magari lei ne sa sicuramente più di noi. Unica cosa certa è che i grossetani potranno anche viaggiare sul web con una connessione ultraveloce, ma quando dovranno scendere sulle strade a piedi o in macchina, sarà meglio per tutti noi procedere a passo di lumaca stando attenti, molto attenti, perché le buche a Grosseto non sono soltanto dietro all’angolo, ma ovunque».