ORBETELLO – «Da articoli apparsi sulla stampa locale e dai cartelli apposti nelle zone interessate, siamo venuti a conoscenza degli interventi effettuati dal Comune di Orbetello per il controllo della proliferazione delle zanzare, tramite trattamento con insetticida delle aree frequentate dagli individui adulti di tali insetti. In base alle informazioni raccolte, tali interventi sono stati effettuati tramite irrorazione di un pesticida a base dei piretroidi sintetici Permetrina e Tetrametrina» a intervenire sulla disinfestazione avvenuta in Laguna è il Wwf di Grosseto, che chiede di intervenire sulle larve delle zanzare piuttosto che sugli esemplari adulti, in quanto gli insetticidi usati ucciderebbero indiscriminatamente anche insetti utili.
«Il piretro e le piretrine sono insetticidi vegetali prodotti, proprio per difendersi dagli insetti potenziali predatori, da alcune specie della famiglia Asteracee (composite), come il Chrysanthemum cinerariaefolium – illustra il Wwf in una nota – i piretroidi sintetici sono invece molecole prodotte chimicamente, imitando le piretrine naturali, e, per renderle più efficaci nelle loro varie forme (polveri, soluzioni liquide, tavolette o spirali a lenta combustione o spray), sono addizionate con prodotti detti sinergizzanti, come nel caso in esame il PBO, che è a sua volta un biocida e non certo una molecola innocua. La Permetrina, usata in agricoltura per disinfestare cotone, frumento e mais e in allevamento per uccidere i parassiti dei polli, non è un insetticida selettivo nei confronti delle zanzare, ma uccide indiscriminatamente anche gli altri insetti, come le api ed altre specie “utili” per l’uomo (come i vari impollinatori). Anche se scarsamente tossica per l’uomo (può essere irritante per mucose oculari, prime vie aeree e tratto digerente), ha una tossicità maggiore ad esempio per i gatti (che non hanno gli enzimi necessari ad eliminare la molecola ingerita dal loro organismo)».
«Un uso quantitativamente elevato – spiega la nota – in combinazione con particolare sensibilità in alcuni individui e con l’effetto degli additivi come il citato PBO, può avere una maggiore tossicità anche per l’uomo, a livello neurologico o polmonare, e sono descritti episodi di tossicità sistemica, con nausea, vomito, alterazioni dello stato mentale, convulsioni o edema polmonare. Per le stesse indicazioni riportate nella scheda tecnica, il prodotto utilizzato ha poi una tossicità acuta a breve termine sui pesci, dafne e alghe. Pertanto, scusandoci per il tecnicismo del presente testo, necessario per chiarire al meglio la nostra posizione, suggeriamo ai vari Comuni ed ai cittadini che possano essere interessati dal problema, di cercare di tenere sotto controllo le popolazioni di zanzare con mezzi che impediscano lo sviluppo delle larve in insetti adulti».
«Ad esempio – chiarisce il Wwf – questo è abbastanza semplice per la zanzara tigre (Aedes albopictus), che si riproduce in piccoli bacini d’acqua (sottovasi, copertoni o simili), il cui periodico svuotamento è sufficiente ad impedire lo sviluppo delle larve. Le larve di questa e delle altre specie di zanzara, quando presenti in bacini d’acqua che non è possibile svuotare, possono essere trattate con Bacillus thuringiensis israelensis o altri batteri le cui tossine uccidono le larve di ditteri, risultando però innocue per gli altri organismi».
«Qualora porprio si dovesse far ricorso a trattamenti contro gli insetti adulti – conclude la nota – sarebbe opportuno utilizzare le piretrine naturali, con olii vegetali come sinergizzanti in luogo del tossico PBO. Infatti, se questo sistema può avere l’inconveniente di una minore efficacia nel tempo del trattamento, proprio questa maggiore degradabilità dei composti tossici rappresenta un indubbio vantaggio per l’ambiente e per la salute umana».