FOLLONICA – “La scelta dei cassonetti intelligenti non è una scelta di merito, su un metodo migliore dell’altro – afferma l’assessora all’ambiente Mirjam Giorgieri rispondendo ai 5 Stelle – ma un ragionamento più ampio, fatto intanto sulla zona della città e sul tipo di utenza di quel quartiere e poi sull’obiettivo minimo del 70% di raccolta differenziata. Quello che ci interessa è partire dall’obiettivo e poi individuare lo strumento migliore per raggiungerlo, e l’obiettivo è avere una raccolta differenziata di qualità, non estendere una metodologia di raccolta piuttosto di un’altra in tutta la città “.
“Nei quartieri in cui è stato possibile farlo, abbiamo privilegiato il Porta a Porta; dove invece il bilancio tra costi e benefici non era sostenibile abbiamo fatto scelte differenti. Tra l’altro a Salciaina, fino ad ora, avevamo i normali cassonetti, e quella con le tessere è comunque una scelta che va a migliorare la raccolta differenziata. E i primi risultati sul riempimento dei cassonetti lo dimostrano: non ci sono significativi inquinamenti nelle raccolte”.
“Salciaina, essendo un quartiere prioritariamente di seconde case, è difficilmente organizzabile con la raccolta Porta a Porta domiciliare, cioè quella attivata in altre zone della città, poiché il costo di tale servizio , non commisurato al numero di famiglie residenti ma al numero di utenze, diventa troppo ingente per una raccolta che in inverno andrebbe a servire solo una piccola parte di famiglie. Abbiamo provato a chiedere di mettere i bidoni nelle aree condominiali per contenere i costi, ma non abbiamo trovato disponibilità a cedere le aree private all’Amministrazione. Quindi il cassetto intelligente è l’unica scelta realizzabile”.
“Da una prima indagine, la raccolta differenziata è migliore di quella precedente – aggiunge il sindaco Andrea Benini – e valutando quanto avviene in altri comuni che già hanno adottato il sistema, si tratta di una soluzione che sta dando risultati incoraggianti. Abbiamo lavorato molto sulle tematiche ambientali, varando quello che speriamo diventi “il modello Follonica”, cioè la fusione di metodi diversi di raccolta (porta a porta ed accesso controllato) per ottenere un unico risultato: la responsabilizzazione dell’utente e la possibilità di andare nella direzione di una tariffazione puntuale, premiante dei comportamenti virtuosi”.
“In questi anni la nostra attenzione all’ambiente non è mai mancata – prosegue il primo cittadino -: abbiamo esteso il porta a porta nei quartieri di Cassarello, Senzuno e San Leopoldo, istituito l’isola ecologica itinerante, investito sull’educazione ambientale, avviato il servizio di ispezione ambientale, diffuso una app che aiuta i cittadini a differenziare, Junker, scaricabile gratuitamente. Il nostro obiettivo è mandare meno rifiuti possibile verso l’incenerimento, poiché crediamo che non si possa da una parte esprimere contrarietà ad un impianto, quello di Scarlino, che riteniamo un pericoloso ferro vecchio, e dall’altra non impegnarsi per aumentare la raccolta differenziata.”