SCARINO – “Non mi sono mai dichiarato contrario all’utilizzo di termovalorizzatori per la gestione dei rifiuti – durante il mio mandato in Provincia Scarlino Energia ha ricevuto due autorizzazioni – anzi, penso che chi lo fa prenda in giro i cittadini perché una quota dei rifiuti che si producono, anche nell’ipotesi per noi maremmani ancora lontana di raccolte differenziate molto elevate, deve comunque essere smaltita attraverso l’incenerimento; è necessario fare una riflessione sugli impianti, ma gli inceneritori servono – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Riguardo il procedimento per l’autorizzazione dell’impianto di Scarlino che la giunta regionale chiuderà nei prossimi giorni non ho nulla da dire, è un atto dovuto. La nota positiva è, senza dubbio, la continuità aziendale garantita ai dipendenti che scongiura i licenziamenti e permette di acquistare tempo per una eventuale ricollocazione occupazionale all’interno del sistema locale dei rifiuti”.
“Tuttavia – prosegue Marras – non posso tacere su questa vicenda, sento il dovere, piuttosto, di essere molto chiaro: l’inceneritore di Scarlino è un ferro vecchio con problemi di gestione enormi da ogni punto di vista; non possiamo accontentarci delle briciole e tenerci un impianto vecchio e superato. Per questo sarebbero auspicabili un reset totale e un investimento da diverse decine di milioni di euro per rinnovarlo completamente con le migliori tecnologie disponibili oggi sul mercato”.
“Temo che l’attuale compagine non abbia le capacità finanziarie per dare questo tipo di risposte, invece sarebbe importante che si lavorasse ad un obiettivo più alto puntando a rivedere completamente l’assetto della produzione senza limitarsi a rifare un po’ il trucco a quello che già c’è altrimenti, per noi, per il nostro territorio, è forse auspicabile che l’impianto non riprenda più l’attività, perché il bilancio tra costi e benefici rischia di essere pesantemente sbilanciato in negativo”.