FOLLONICA – «Come Fratelli d’Italia speriamo che quanto detto oggi dall’assessore Massimo Baldi sia solo causa di un colpo di sole. Sarebbe alquanto preoccupante infatti se tali esternazioni siano state fatte a sommo studio, con un ragionamento alle spalle. Un assessore al turismo che critica l’andamento e lo sfruttamento turistico ricettivo dello stesso paese che amministra, potrebbe far pensare ad un nuovo romanzo di Stevenson. Ma ci auguriamo, per il bene di Follonica, che il Baldi assessore non sia Dr. Jekyll, e tanto meno che il Baldi “analista” non sia Hyde» il commento in seguito alla nota dell’assessore baldi è di Fratelli d’Italia che parla di un «harakiri politico dell’assessore al turismo».
«Se l’assessore, analizzando la vertiginosa picchiata del turismo follonichese infatti, non riesce a trovare quel bandolo della matassa di tale crisi, indissolubilmente legato a doppio filo al proprio scranno vuol dire che non è all’altezza del compito che gli è stato affidato. Perché, se è consolidato che il turismo “familiare” non basta più a Follonica, è ancor più veritiero affermare come questa amministrazione di centrosinistra, e tutte le altre prima di essa, nulla ha fatto per favorire l’arrivo di altre tipologie di turismo. Non vorremmo imputare a Baldi le colpe di tale crisi, sarebbe deleterio per la politica consiliare stessa, ma ricordargli come di tale bilancio negativo lui sia una causa. Quello che oggi viene propinato sulla stampa dallo stesso assessore non è altro che un nuovo libro dei sogni; qualcosa che andava fatto in questi cinque anni di amministrazione Benini, e non uno zuccherino da promettere agli operatori turistici per il prossimo (ed ipotetico) mandato di Baldi».
«Basta andare a guardare il grande libro dei sogni incompiuti presentato dalla maggioranza di governo nella scorsa campagna elettorale per vedere come le parole dette oggi non sono solo che aria fritta della stessa sostanza ed inconsistenza di quelle precedenti. Il famoso punto 18 del programma Benini titolato “ Obbiettivo un milione di turisti”, si è sciolto come gelato al sole. Non a caso Follonica non solo si è piazzata al diciannovesimo posto in Toscana per presenze turistiche lo scorso anno ma è fanalino di coda della costa grossetana. Se infatti Grosseto, Orbetello, e Castiglione hanno sfondato il muro del milione di turisti, Follonica si è fermata a meno della metà: 573.494».
«Per quanto riguarda invece le nuove strutture a cui l’Amministrazione sembra dare il proprio lascia passare, lasciateci dire che siamo al teatro dell’assurdo. Benini & co. in piena fobia dal tornare (o cercare) lavoro dopo le prossime amministrative, a nostro parere stanno cercando di raccattare consenso dove possibile, anche concedendo quelle autorizzazioni che servivano molti anni fa. La paura di perdere, di essere coloro che hanno traghettato Follonica nelle mani del centrodestra non fa altro che far diventare tutto uno spot elettorale – prosegue Fratelli d’Italia -. L’esempio lampante invece di come vengano considerati realmente i turisti a Follonica ce lo hanno dato in queste settimane altri due Assessori modello follonichesi. Uno, Andrea Pecorini, che dopo anni ed anni di polemiche sulla carenza di posteggi a Prato Ranieri, pone il proprio veto sulla concessione di sosta in banchina su via Leone( come già si fa sulla strada della principessa tra San Vincenzo e Piombino ad esempio) , o sull’area verde (per modo di dire) in via Caprera».
«“Parigi val bene una messa”disse Enrico IV. Ma anche 28,70 € per centocinquanta auto, moltiplicate per ogni giorno dei fine settimana valgono bene qualche polemica su Facebook o sui giornali. Senza però paventare una soluzione al disagio dei posteggi. Anche perché ormai Sindaco e suo vice sono impegnati a tutelare quel progetto sbagliatissimo di rendere quasi tutta Follonica a pagamento. Altro esempio ce lo dà l’assessore Mirjam Giorgieri, che oggi ci informa come le file per prendere la tessera del Sei Toscana per i cassonetti intelligenti in Salciaina siano finite quasi subito; come il problema si sia verificato i primi giorni e basta e come dopo, quando il colpo è stato corretto, tutto si sia svolto per il meglio. Peccato però che, se l’articolo è oggi sulla cronaca follonichese del Tirreno vuol dire che l’assessore ha parlato con la giornalista massimo lunedì 23 luglio, ma basta fare un viaggio sui social, per vedere come due giorni prima: il 21, veniva condivisa una ennesima foto di una fila interminabile lungo via lago di Bracciano. Le bugie hanno le gambe corte assessore. Bene, questo a rappresentare come in realtà l’amministrazione Benini abbia fino all’ultimo visto il turista: non come una risorsa da tutelare ed aiutare a far prosperare Follonica, ma più come un pollo da spennare, e far cuocere sotto il sole di fine luglio» Conclude Fratelli d’Italia.