FOLLONICA – «E’ presto per un bilancio di questa stagione, ma possiamo affermare che sono confermati anche nel 2018 alcuni trend negativi e preoccupanti. Non mi riferisco in se’ alle presenze, quanto al “consolidamento” della ridotta durata delle permanenze ed alla riduzione della spesa pro capite del turista. Elementi non del tutto specifici di Follonica, ma che devono spingerci verso maggiori capacità di risposta». L’assessore di Follonica Massimo Baldi affronta il tema della stagione turistica.
«Il cosiddetto turismo familiare è una risorsa importante, ma ormai non può essere la sola prospettiva della nostra attrazione turistica. Si tratta di mettere in campo, come stiamo cercando di fare, politiche complessive e collegate – prosegue Baldi -: salto di qualità nell’accoglienza, decoro ed organizzazione urbana, servizi, cultura, e così via. Impegni che competono ai Comuni, ma sui quali, ormai, occorre unire le forze e le risorse, coinvolgere cittadini ed operatori perché riguarda il futuro di questo territorio. Ad esempio, l’accoglienza necessita di strumenti, sistemi, ecc., ma pure di un modo civile con il quale ci rapportiamo in ogni momento e luogo con questa risorsa, da rispettare e non da “spennare”».
«Il fatto che siano state avviate o in fase di realizzazione o proposte nuove strutture e capacità ricettive in parte diverse dal passato indica che le possibilità ci sono. E di nuova imprenditorialità e di nuovi investimenti abbiamo bisogno per ampliare l’offerta, rinnovarne la qualità, intercettare domande diverse. Difendere e sostenere il tessuto economico esistente delle piccole imprese, valorizzare che si impegna ed innova, ampliare le attività – non pensando solo all’estate – sono obiettivi necessari per creare un circolo virtuoso di miglioramento della qualità urbana, di sviluppo e di occupazione».
«La costituzione dell’ambito territoriale Maremma Toscana – Area Nord è realtà, una bella realtà, a cui tutti i Comuni partecipano con uno spirito di iniziativa altamente positivo, propositivo e determinato verso questi obiettivi. La firma della convenzione tra i comuni per la gestione associata di accoglienza ed informazione ha già fatto registrare tre passi importanti:
- la convenzione firmata con Toscana Promozione Turistica
- l’Incarico al Centro Studi Turistici per OTD territoriale
- il coordinamento degli uffici informazione
Sono strumenti, non un punto di arrivo, ma di partenza per delineare nuove prospettive. Sono strumenti del territorio, non dei Comuni e basta» prosegue Baldi.
«Indicativo è stato il buon successo ottenuto dalla partecipazione attiva all’officina delle identità, svoltasi a Castiglione della Pescaia il 10 luglio, di molti operatori del settore con le loro associazioni di categoria, di molti professionisti e delle amministrazioni pubbliche. E’ un cammino comune appena iniziato e vogliamo/dobbiamo estendere progressivamente la collaborazione e il confronto dall’ambito turistico agli altri comparti produttivi che caratterizzano l’economia del nostro territorio. Con la Convenzione abbiamo creato le condizioni per “fare sistema”, adesso dobbiamo creare le strategie e dotarsi di strumenti operativi condivisi».
«Per questo, nell’ultimo scorcio del quinquennio amministrativo, occorre definire assieme ai soggetti sociali, culturali ed economici del territorio azioni di sostenibilità ambientale, di adeguamento degli strumenti urbanistici e di governo del territorio, definire strumenti aperti di programmazione e di promozione delle iniziative e delle proposte. Non ultima, la questione di dotarsi di professionalità, interne ed esterne, che ci supportino nella predisposizione di progetti per la Crescita e lo Sviluppo del nostro Territorio da proporre ai Programmi di Finanziamenti regionali, nazionali ed europei ed oggi esistono leggi agende e programmi ai quali possiamo sicuramente accedere. Come sempre, si tratta di tenere assieme urgenze (ad esempio quelle ambientali e dell’accoglienza intesa sia come cultura sia come immagine e “natura” del territorio) e prospettive – conclude Baldi -: solo guardando più lontano possiamo tentare di offrire prospettive ai nostri giovani».