FOLLONICA – È una vasta operazione di recupero delle pinete della città quella che sta iniziando in questi giorni e che proseguirà nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi il sindaco Andrea Benini ha effettuato un sopralluogo nella pineta di Levante assieme al comandante dei Carabinieri Forestali. La pineta di Levante è infatti di proprietà demaniale e qualunque tipo di intervento deve essere concordato anche perché si tratta di una riserva naturale biogenetica in cui prevalgono le attività destinate alla conservazione e tutela della biodiversità, con una attenzione particolare al contenimento dell’antropizzazione.
«Ci sono alcune esigenze, come rifare la staccionata su cui lo scorso anno era stato fatto un intervento tampone ma non risolutivo» affermano il sindaco Andrea Benini e il suo vice Andrea Pecorini. L’intervento di sostituzione della staccionata, già in parte concluso grazie al lavoro del comandante Carabinieri forestali Ten. Col. Giovanni Quilghini e dai suoi uomini, prevede anche la riqualificazione della parte finale di via spiaggia di Levante, dal lato della colonia con l’incremento di una quindicina di parcheggi, alcuni dei quali riservati ai disabili. Il Comune ha poi previsto un’area che fungerà da stazione ecologica, anche per le imprese commerciali, togliendo degrado dalla zona. In più verranno sostituiti i cestini. L’area ecologica ed i cestini saranno a carico del Comune, mentre della gestione ordinaria e dell’area della riserva e delle infrastrutture a corredo si occuperà il Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica attraverso i cantieri forestali dipendenti.
Ma quello sulla pineta di Levante sarà il primo ma non l’unico intervento che l’amministrazione comunale ha previsto sulle pinete cittadine. Nella pineta di Ponente i lavori partiranno invece a settembre.
«Abbiamo già progettato, grazie alla collaborazione con l’università di Firenze e al professor Francesco Ferrini, un intervento di messa a dimora di nuovi alberi per colmare i vuoti che si sono determinati nel tempo – continuano Benini e Pecorini -. Tra settembre e ottobre, in seguito ad una valutazione di dettaglio, saranno abbattute le piante in precarie condizioni sanitarie e vegetative e saranno effettuati nuovi impianti a gruppi con specie autoctone e pino domestico, tra cui anche alberi di prima grandezza, già sufficientemente grandi da fornire un po’ d’ombra, e rendere da subito il parco fruibile. Si tratta di un investimento da 50 mila euro. La scelta delle specie è stata fatta di comune accordo proprio con gli uomini del Reparto carabinieri per la Biodiversità. Vogliamo ringraziare il comandante proprio per la collaborazione e la disponibilità dimostrata nell’aiutarci a rendere queste aree maggiormente fruibili e a vantaggio dei cittadini e della collettività».