ORBETELLO «Se sul lato delle politiche sociali i sindaci della Zona hanno enucleato le storiche difficoltà del distretto, ma prospettano un superamento delle criticità e uno sviluppo positivo, sul lato sanitario le preoccupazioni sono enormi: negli anni si è assistito ad un graduale e progressivo depotenziamento del Presidio ospedaliero, essendo più che dimezzati i primariati e ridotto pesantemente il personale medico in ogni reparto» a parlare sono gli otto sindaci delle Colline dell’Albegna nel documento ufficiale approvato all’ultima conferenza, che fanno un punto sullo stato del presidio ospedaliero di Orbetello e annunciano battaglia su un ulteriore depotenziamento di chirurgia.
«Sono seriamente a rischio erogazioni di prestazioni – dicono i sindaci – e iI diritto universalistico alla salute viene di fatto compromesso da liste di attesa sempre più lunghe. L’attivazione di alcuni tipi di interventi nelle sale di Orbetello, quali quelli di cataratta in Oculistica o le isteroscopie in Ginecologia, rappresentano un importante aumento dell’offerta dell’ospedale, ma non rafforzano la sua natura basilare di riferimento immediato alle esigenze di salute del territorio. E’ di fondamentale importanza potenziare reparti essenziali quali il Pronto Soccorso, la Chirurgia, l’Ortopedia, la Cardiologia e la Medicina Interna, nei cui organici una ormai persistente carenza di personale ne mina il funzionamento».
«Questa situazione si ripercuote a cascata sulle sedi di Pitigliano e Manciano – proseguono i sindaci – dove diventa molto difficile, non impossibile, svolgere le programmate attività ambulatoriali, soprattutto ospedaliere a Pitigliano. Quindi anche queste due importanti strutture si ritrovano svuotate delle principali prerogative di servizio, con gravissimo disagio per la popolazione. E’ inaccettabile continuare con il progressivo e sistematico depauperamento del Presidio delle Colline dell’Albegna».
«I sindaci si opporranno con ogni mezzo al ridimensionamento dell’attività di Chirurgia di Orbetello – conclude il documento – e del suo prospettato funzionamento solo nei giorni feriali per 12 ore. Le urgenze, ovviamente sempre in grado alla loro complessità, devono continuare a essere trattate nel nosocomio orbetellano e non sistematicamente dirottate verso il polo grossetano. La Conferenza è certa della collaborazione propositiva della Azienda sanitaria ma fermamente irremovibile sui principi fondanti delle politiche socio-sanitarie della sua comunità».