FOLLONICA – «Decine di multe a chi aveva lasciato l’auto in via Don Bigi e Don Sebastiano Leone per andare in spiaggia. Così la giunta del sindaco Andrea Benini ha accolto i turisti in arrivo a Follonica nell’ultimo week-end estivo. E pure tanti follonichesi». Così scrive Sandro Marrini, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale.
“Sanzioni – continua Marrini – che hanno sollevato molte polemiche nella città del Golfo. Follonica vive di poche settimane di turismo all’anno: purtroppo gli arrivi si sono ridotti ai fine settimana, i vacanzieri difficilmente restano nella nostra città per periodi più lunghi. A dirlo sono i commercianti follonichesi che lavorano molto meno rispetto al passato. E il Comune che cosa fa? Punisce chi lascia la propria auto ai lati di una carreggiata senza intralciare il traffico o commettere un’infrazione grave, ma di contro è incapace di trovare soluzioni ad un problema annoso come la mancanza di parcheggi, e non solo nella zona Pratoranieri. Capiamo che le auto erano state parcheggiate in spazi dove non potevano stare, lo sappiamo bene, ma i veicoli non disturbavano la viabilità del quartiere e non davano fastidio a nessuno».
«Quello che chiediamo è una maggiore tolleranza: perché gli agenti della municipale non hanno lasciato sul vetro delle macchine un avviso per gli automobilisti spiegando che quel posteggio non era regolare? Oppure, ancora meglio, visto che i parcheggi scarseggiano a Pratoranieri perché non mettere a norma quegli spazi e permettere così ai bagnanti di lasciare lì la propria auto d’estate o anche solo durante i week-end estivi? No, si preferisce staccare multe su multe creando un malumore diffuso. Sì perché ad arrabbiarsi per questa vicenda non sono stati solamente i multati ma anche tanti follonichesi, compresi i gestori delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari della zona che hanno dovuto ascoltare le lamentele della loro clientela non trovando giustificazioni ad un’azione immotivata, seppur legittima. In un momento di crisi come questo lasciamo lavorare chi prova a vivere di turismo, diamo servizi a chi arriva a Follonica, iniziamo a pensare che non è punendo che si risolvono i problemi ma cercando soluzioni».