SCARLINO – Una lettera che ha il sapore di una petizione, con 750 firme in calce. È quanto i cittadini di Scarlino hanno consegnato al sindaco, Marcello Stella, in merito alla situazione delle scuole. «Vorremmo far presente l’incertezza nella quale sono attualmente i cittadini rispetto all’apertura, nel prossimo settembre delle scuole, viste le minacce di non rendere operativa la nuova struttura dello Scalo da parte di un manipolo di paesani, che con i loro capricci, ogni qualvolta si paventa un cambiamento alzano barricate, tacciano gli altri di campanilismo e addirittura in questa occasione sono arrivati a ricattare l’Amministrazione con lo spauracchio di azioni legali con potenziali conseguenze, a nostro giudizio, nefaste».
«Come cittadini che contribuiscono con le proprie tasse all’erario comunale – prosegue la nota -, non intendiamo continuare a sovvenzionare le spese di tre plessi scolastici fatiscenti e relativi trasporti, spese che, con la nuova scuola, sarebbero di gran lunga abbattuti. È l’ora di finirla con l’assistenzialismo all’agglomerato storico, sosteniamo le spese per riqualificarlo con azioni che attirino turisti, mettendo in campo anche ulteriori iniziative per favorire l’arrivo di nuovi residenti e di coloro che vogliono avviare una nuova attività, ma i servizi devono essere collocati dove ci sono più utenti, dove sono più facilmente raggiungibili. Cominciamo da settembre con la nuova scuola che è finalmente realtà con un ritardo di qualche decina di anni».
«Ci sono famiglie che hanno iscritto i figli alla scuola di Scarlino (anche alle medie) in quanto si dava per certa l’apertura del nuovo plesso allo Scalo in via Lelli, e si troverebbero in difficoltà a dover trasferire i figli a settembre nelle scuole dei Comuni limitrofi che, a quei giorni, avranno già organizzato le classi per il nuovo anno scolastico. Chiediamo pertanto chiarimenti al sindaco e a tutta l’Amministrazione sulle reali intenzioni, in maniera urgente, per la prossima apertura dell’anno scolastico. Sarebbe gradita un’assemblea pubblica allo Scalo a stretto giro per poter tranquillizzare i Cittadini del Comune e fugare i tanti dubbi. Ci riserviamo per altro di inoltrare esposti e denunce alle competenti autorità per il danno erariale, se non si aprisse il nuovo plesso, e riguardo la sicurezza dei vecchi edifici scolastici, qualora si intendesse farci rientrare gli alunni». Concludono i cittadini.