ORBETELLO – Confesercenti si schiera a fianco di cittadini e commercianti in merito alla chiusura, avvenuta il 22 giugno scorso, della biglietteria della stazione di Orbetello. «Vogliamo supportare l’azione che il senatore Roberto Berardi ha intrapreso verso Rfi. Ci uniamo alla protesta degli utenti e degli operatori commerciali; questi ultimi, ormai, unici a presidiare e farsi carico anche di funzioni non proprie» afferma Enrico Tellini vicepresidente Confesercenti.
«L’edificio della stazione evoca antichi ricordi, a cui tutti siamo legati. Lì trovavamo il personale delle ferrovie, sempre disponibile, che distribuiva informazioni non solo quelle attinenti ai treni: era una sorta di ufficio turistico di prima accoglienza. Il “primo impatto” con la antica e famosa destinazione dell’Argentario. Per effetto di numerosi “tagli”, e con la passiva rassegnazione di tutte le forze politiche ed istituzionali, di ieri e di oggi, oramai la stazione è un luogo deprimente e vuoto, privo di funzione e ricettacolo di ogni cattivo pensiero – prosegue Confesercenti -. Potenzialmente un hub della mobilità fantastico ed importantissimo, se lo pensassimo in funzione della rivitalizzazione della Sitoco. Un comprensorio così variegato (mare, colline, laguna, punto di lancio verso le isole, ambiente e natura) che attrae migliaia di turisti avrebbe bisogno di più attenzione da parte di tutti, comprese le associazioni di categoria: specie verso decisioni così trancianti ed inappellabili e prese in maniera unilaterale».
«Come Confesercenti vogliamo, anche attraverso i nostri organismi nazionali, far diventare la questione della chiusura un danno per l’interesse collettivo; scriveremo alla Regione e al Ministero dei trasporti, competenti in materia. Una questione fondamentale per dare dignità a questo territorio, assieme alla bonifica della Laguna e alla legge istitutiva del consorzio di gestione, all’ammodernamento dell’Aurelia, alla cassa di colmata di Albinia». Conclude la nota.