GROSSETO – “La giornata dell’economia organizzata dalla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno è stato un momento molto importante per confrontarci, tutti insieme, sulla situazione complessiva che, dal punto di vista economico e delle imprese, sta attraversando questo territorio”, afferma Francesco Pacini, Presidente della Delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud. “La situazione attuale è molto delicata ed è ulteriormente aggravata sia dai dati inerenti la crisi demografica che da quelli occupazionali. Però, uniti, dobbiamo cercare di trovare nuove energie per ribaltare questa situazione”. Commenta così i dati presentati alla Giornata dell’Economia, Francesco Pacini, Presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud.
«Prima di tutto, come industriali, condividiamo l’accorato appello del Presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda, nell’iniziare a dire SI all’industria, SI agli investimenti, SI a tutte le forme di impresa che possono realizzarsi nel nostro tessuto imprenditoriale. Non ci possiamo più permettere i no, gli ostacoli, le negazioni di chi non vuole favorire lo sviluppo di impresa in nome di interessi particolari. Questa è l’unica strada, in un contesto in cui il pubblico non ha più la possibilità di garantire posti di lavoro ed opportunità, per far risalire i dati occupazionali e frenare l’emorragia demografica che purtroppo è stata ben rappresentata dai dati presentati oggi».
«Dobbiamo quindi creare nuove condizioni per il ritorno dell’impresa manifatturiera, la vera assente nel nostro contesto economico. L’impresa manifatturiera si può certamente ben integrare con i settori tradizionali della nostra economia, anzi potrà addirittura rafforzare gli ambiti turistico ed agroalimentare creando giuste sinergie ed un nuovo valore aggiunto. Per riuscirci è importante prima di tutto un cambiamento culturale iniziando a concepire il comparto manifatturiero non più come un settore contrapposto, o addirittura dannoso, alle tradizionali vocazioni d’impresa. Secondariamente è importante puntare su una fiscalità di vantaggio per attrarre nuovi investimenti e ottenere maggiore chiarezza rispetto ai tempi di realizzazione delle infrastrutture, come l’ampliamento del corridoio tirrenico, la cui realizzazione non è più procrastinabile».