GROSSETO – «Siamo appena all’inizio della stagione estiva e come ogni anno, la percezione che i grossetani hanno della sicurezza, che sia all’interno delle loro case o nell’ambito cittadino, torna nuovamente a vacillare» a parlare è il Pd circolo Gorarella per bocca del segretario Giuseppe Conti.
«Nel 2016 l’allora neo Sindaco Vivarelli Colonna, al riguardo dichiarava: “Una cosa è certa, sulla sicurezza a Grosseto si può fare di più” – dice Conti -sono trascorsi due anni dalla sua proclamazione ma, questo di più dove è finito? Dentro una delle migliaia di buche che ancora tappezzano le strade cittadine o all’interno delle erbacce che ornano indecorosamente i parchi pubblici della città? Da mesi ormai ci viene prospettata, a parole, una realtà virtuale sullo status della sicurezza a Grosseto, spacciandola come la prova regina che finalmente la città ha cambiato passo rispetto al passato».
«Poi c’è la realtà vera – prosegue Conti – quella fatta di quotidianità, quella che si vive in ogni angolo della nostra città, quella da cui il Sindaco sembra fuggire per non dover ammettere il proprio fallimento rispetto ad una tematica tanto sentita dalla cittadinanza.
Il Sindaco a questa artificiosa rappresentazione della realtà locale, ha iniziato a lavorare fin dal suo insediamento, ben consapevole di non poter garantire i risultati promessi durante la campagna elettorale. Oggi, unica cosa certa è che in materia di sicurezza urbana, la situazione a Grosseto è ben altra cosa rispetto a quello che ci vuol far credere il nostro primo cittadino».
«Una città, quella che ci viene faziosamente raccontata da questa amministrazione e dai suoi sostenitori – afferma il segretario – apparentemente priva di parcheggiatori abusivi, furti, rapine, spacciatori e prostitute. Ci viene raccontata la storia di una costa con spiagge ripulite dal commercio abusivo e senza i bivacchi cittadini e tutto grazie alla politica sulla sicurezza messa in atto dal Sindaco Vivarelli Colonna, tutta incentrata sulla repressione. E, a fallire, è stata proprio questa, la politica delle rimozioni e degli annunci ad effetto capace di affrontare le problematiche rimuovendo rapidamente ciò che appare in superficie ma che con altrettanta velocità riappare subito dopo, come e più di prima».
«E non serve ricorrere alle statistiche per farsi una idea sul degrado dilagante della città, né elencare tutte le problematiche che i grossetani vivono quotidianamente – sostiene Conti- quella visione idilliaca della città, dove tutto scorre tranquillamente e senza problemi è pura illusione di una Amministrazione che pur di ottenere consensi mistifica la realtà a spese dei cittadini. Dove sono finite le tante promesse fatte in campagna elettorale? Dove sono i vigili di quartiere e i presidi territoriali attivi h24 annunciati? In tema di prevenzione, quali campagne educative e di informazione nei confronti degli anziani, dei giovani e delle famiglie, sono state attivate? Il Comune doveva contribuire all’acquisto di sistemi di sicurezza nelle abitazioni private e negli esercizi commerciali, dove sono gli incentivi promessi?»
«E’ aumentato il numero di agenti di polizia municipale effettivi sul territorio per attività di controllo capillare e non una tantum, e a che tipo di addestramento sugli strumenti di autotutela sono stati sottoposti? – chiede il segretario – La risposta a questi interrogativi? Nulla, assolutamente nulla. Così mentre il nostro Sindaco è impegnato nella produzione di slogan surreali, i grossetani devono fare i conti con furti, atti di vandalismo, spacciatori nei luoghi più significativi della città, intere vie cittadine dedite alla prostituzione, risse fuori dai locali e tanto altro ancora».
«Un fallimento totale delle politiche sulla sicurezza messe in atto da un Sindaco e un assessorato ancor più inutile – continua Conti – visti i risultati ottenuti sulla sicurezza urbana. La sicurezza di una città caro Sindaco, non la si ottiene soltanto con la politica della repressione o con sporadiche dimostrazioni muscolari, utili soltanto per fare l’articolo di giornale e a gettare fumo negli occhi di chi legge».
«Occorre un lavoro sistematico di risveglio del senso civico delle persone – conclude il segretario – oltre al controllo del rispetto della legalità da parte di tutti.Occorre governare la realtà vera della città e non quella che fa più comodo. Occorre smettere di fare la politica dei consensi spiccioli, ed iniziare a lavorare per i cittadini e non per se stessi e la propria carriera politica. Ma soprattutto occorre iniziare a dire come stanno veramente le cose, e questo è anche compito nostro».