GROSSETO – Sono tra uno e due milioni gli operatori abusivi in Italia. Un dato indicativo, che emerge però da una serie di elaborazioni realizzate da Cna, a partire dalle segnalazioni che arrivano, ogni giorno, proprio alle sedi territoriali dell’associazione degli artigiani. Il fenomeno dell’abusivismo coinvolge moltissimi settori ed è trasversale: si va dal mondo dell’artigiano alle professioni, per arrivare a vari ambiti del lavoro autonomo.
Per contrastare questa pratica scorretta, che rappresenta un grave danno non solo per i lavoratori “onesti”, ma anche per i cittadini, che possono incorrere in rischi per la salute e per la sicurezza o rischiano di pagare per servizi non certificati né qualificati, Cna ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione ricorrendo anche ai social media: è online, infatti, un video ironico e tagliente della serie #impreseimpossibili, che denuncia questa situazione e lancia l’hashtag #conchinonsiarrendemai.
“Sosteniamo in pieno l’iniziativa – commenta Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – perché anche noi riceviamo spesso segnalazioni in questo senso dai nostri associati. C’è da dire, però, che da tempo stiamo lavorando, di concerto con molte amministrazioni comunali, con la Camera di commercio e con la Prefettura per contrastare l’abusivismo: abbiamo sottoscritto protocolli di intesa, aperto tavoli di confronto e chiesto l’intensificazione dei controlli da parte degli organismi preposti”.
Oltre all’edilizia, uno dei settori più interessati dall’abusivismo è quello dell’estetica, che comporta gravi rischi per la salute delle persone: “Chi non rispetta le norme di igiene e sicurezza e magari usa apparecchiature non a norma o prodotti scadenti rischia di arrecare problemi seri – spiega Bramerini – fronte, quindi, di un piccolo risparmio si rischiano conseguenze pesanti. “Si calcola, per difetto, che ogni due acconciatori regolari ce ne sia uno abusivo e lo stesso numero è ipotizzato per l’estetica e i tatuatori. In provincia di Grosseto sono 612 le imprese del settore iscritte alla Camera di Commercio, di queste 422 sono acconciatori, mentre 190 sono le estetiste”. Numeri alti, in linea con i dati nazionali dove si registrano oltre 105mila gli acconciatori in Italia e 46mila le estetiste; 7mila, invece, sono i tatuatori regolari.
“Ma esiste anche un abusivismo nelle strutture ricettive, che quindi non rispettano le norme per la sicurezza pubblica, e nel settore dei trasporti: ci sono trasportatori non iscritti all’albo che spostano merci per conto terzi, autobus a noleggio con conducente che operano senza autorizzazione, finti noleggiatori o tassisti”, precisa il direttore di Cna Grosseto. Lo stesso accade nel settore dell’impiantistica e delle riparazioni.
“Inoltre, abusivismo e contraffazione spesso vanno di pari passo”, aggiunge Bramerini. Il mercato del falso vale circa 7 miliardi di euro e comporta una perdita fiscale che, tra effetti diretti e indiretti, vale 5,7 miliardi e oltre 100mila posti di lavoro sottratti all’occupazione regolare.
“Per questo, continueremo a impegnarci per il contrasto all’abusivismo e all’illegalità: fiduciosi anche che con la sensibilizzazione dei cittadini, viste le pesanti sanzioni cui vanno incontro, si ottenga anche a un cambiamento culturale”.