GROSSETO – «A volte i lasciti possono essere non graditi. Noi ne abbiamo avuto uno particolarmente difficile da amministrare e da un nome complesso: il digestore anaerobico». Inizia così la nota del sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine che annuncio il suo impegno per vigilare sulla realizzazione del digestore.
«Una situazione ereditata come contesto critico origine di conflittualità e a cui, solo governandola con responsabilità, si poteva dare una risposta alle annose problematiche insite nell’impianto. Coniugare ambiente, lavoro e infrastrutture sono stati gli snodi e gli obiettivi che il Comune ha presidiato. Sulla base di questi principi abbiamo condotto la trattativa con ACEA e, raggiunti gli accordi, superato un contenzioso complesso».
«È importante ricordare come 4 anni fa la situazione fosse molto complessa, con richieste milionarie e fastidi per la popolazione dovuti ai frequenti cattivi odori derivanti da un impianto assolutamente vetusto e inadeguato. Dal 2014 possiamo dire che progressivamente i disagi sono diminuiti e con Arpat abbiamo obbligato ACEA a installare le migliori tecnologie esistenti; nonostante l’autorizzazione già operativa abbiamo obbligato Acea a destinare 100.000 euro per migliorare la viabilità sulla strada provinciale; messo in convenzione l’assunzione di 10 posti di lavoro ex novo con criteri di priorità per i residenti; abbiamo ottenuto royalties (come fa Enel Green Power) da destinare alla comunità; è stato avviato uno studio del monitoraggio dei cattivi odori prima, durante e dopo la costruzione dell’impianto, per rendere evidente la diminuzione delle emissioni odorigene. Il tutto supportato da una polizza fidejussoria in caso di mancato rispetto della convenzione».
«Deve essere chiaro ai cittadini come ci siamo mossi, e un ulteriore impegno possiamo prenderlo responsabilmente: qualora ACEA non rispettasse un qualsiasi punto dell’accordo, noi ci batteremo con ogni mezzo in nostro possesso per garantire lo sviluppo sostenibile del territorio».