CAPALBIO – «Per quanto riguarda Capalbio, prima dell’incontro con Cooplat e Sei sono state di nuovo sottolineati al Direttore Di Prima alcuni aspetti detti, ridetti e scritti sulle omissioni di Ato, il ruolo dei Sindaci che vestono la doppia giacchetta di membri di Ato, con potere di indirizzo e titolari di posizioni di governance di impianti fuori dal perimetro di gara, l’inattendibilita’ del ruolo di garanzia di Ato e di entrambi i presidenti quello dell’Assemblea e quello del Consiglio direttivo, l’incapacità di recuperare nel breve, almeno per i territori della Maremma, un controllo pubblico del ciclo dei rifiuti, del (non sanzionamento) delle inadempienze contrattuali» così il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, risponde all’annuncio di Sei Toscana, illustrando il proprio punto di vista sull’andamento della riunione.
«La proposta di riacquistare quote societarie è bislacca rispetto a quanto prevedono le varie finanziarie per i Comuni in merito alla detenzione di quote di società – prosegue Bellumori – È stato richiesto a Sei quali siano i comuni che non pagano i servizi e non è stata fornita alcuna risposta. Qualcosa è stato detto anche al Commissario nominato da Cantone presente alla riunione! Commissari che ho intenzione di incontrare nelle prossime settimane. Il servizio il nostro Comune lo paga regolarmente e, se non viene reso, il Sindaco si arrabbia, perché ci sono troppi che pensano di essere furbi. Ci sono Sindaci che magari non sono furbi, ma non vogliono neppure essere presi in giro, escludendo, naturalmente, gli operatori locali che cercano di fare il possibile rispetto a quanto è di contratto».
«Ciò detto – conclude Bellumori – nel mese di luglio seguirò personalmente i lavaggi dei cassonetti come da programma e, se come da programma, non riscontrerò, a chi tocca non si ingrugni. I due milioni di euro sono stati autorizzati ieri sera dai Commissari, speriamo che in pochi giorni trovino mezzi strumentali per dare risposte da luglio, che mi pare sia tra 4 giorni. Auguri!»