ORBETELLO – «La direzione della Asl dichiara sulla stampa di aver posto rimedio alle gravi carenze sanitarie della zona delle Colline dell’Albegna, invece a noi sembra che, più che altro, abbia nascosto la polvere sotto il tappeto» a parlare è il consigliere comunale lagunare Michele Pianelli, Lega Nord, che lamenta ancora numerose deficienze di personale nel presidio ospedaliero della cittadina.
«Delle carenze di personale che ormai riguardano da tempo non alcuni, ma tutti i reparti del Presidio Ospedaliero di Orbetello, non e’stata risolta nemmeno una situazione – dice Pianelli – troppo facile nascondersi dietro la foglia di fico delle oggettive difficolta’ di reperimento di alcune tipologie di specializzazioni mediche. La situazione non è cosi a causa di una serie di sfortunate circostanze, ma è uno scenario purtroppo stabile da anni, e le soluzioni devono essere trovate nella capacita’ programmatiche dei vertici aziendali. Invece si è perso solo tempo a dire quanto bella e giusta fosse la riforma sanitaria della Regione Toscana, che è riuscita solo a peggiorare drasticamente le sorti della nostra provincia».
«Con i concorsi a livello regionale e le indicazioni di sede per le macro aree delle nuove Asl, si doveva finalmente reperire personale facilmente, grazie a graduatorie lunghe e attive. Per nulla! Con la istituzione dei nuovi grandi dipartimenti sarebbe stato più immediato spostare l’organico dove si palesassero delle carenze – prosegue il consigliere – tutto il contrario. Ormai i reparti dell’ospedale di Orbetello sono a un passo dal non riuscire più a svolgere la propria attività di base. Cardiologia è dalla fine di gennaio che aspetta il quarto dottore in organico. L’ortopedia fino a poco più di un anno fa contava su cinque medici, ora siamo ridotti a due».
«Il pronto soccorso, la chirurgia – sottolinea inoltre il consigliere – sono al limite e a malapena riescono a coprire i turni di servizio. Dallo scorso lunedì la Medicina interna è ridotta a tre medici, contro i cinque della settimana appena prima; il tutto nonostante il reparto abbia numeri di prestazioni ben superiori a realtà come Massa Marittima e Castel del Piano, che hanno un personale più che doppio. Tutto questo, poi, a cascata si ripercuote sul nosocomio di Pitigliano, dove per le citate carenze, si vedono tagliare le attività ambulatoriali. L’inserimento o il potenziamento di attività, come quelle di Ginecologia, Oculistica e Urologia, sono importanti per la nostra zona, perché aumentano i numeri e l’offerta sanitaria del nostro Presidio, ma non riescono a sopperire a quella che è la sua funzione fondamentale, ossia di punto di riferimento principale di accesso per tutti i cittadine del nostro territorio. Un utente che ha problematiche di salute deve poter trovare una prima risposta nell’ospedale della sua comunità, poi in base alla gravità, necessita di particolari specialisti o tempi di risposta immediati può essere indirizzato altrove. Ma i nostri ospedali non potranno essere limitati al solo Pronto Soccorso, a un po’ di medicina interna, qualche ambulatorio e alcune attività di sala programmate».
«I numeri degli interventi della Chirurgia – conclude Pianelli – testimoniano anche questo, cioè quanto sia importante avere un riferimento per le urgenze sul territorio, e che nonostante le difficoltà continua a crescere nelle attività erogate. Quindi è impensabile un suo ridimensionamento, o ancor peggio un accentramento di tutti i casi di urgenza a Grosseto. Questo è un punto irrinunciabile della politica sanitaria della nostra zona