GROSSETO – «Apprendiamo dalla stampa locale che Marco Mairaghi, l’ad di Sei Toscana, domattina mercoledì 20 giugno, alle 9:00 vedrà sindaco e assessore del Comune di Grosseto per studiare una soluzione diversa da Cooplat. Che Sei Toscana forse si sia finalmente svegliata? Che il torpore perdurante da oltre cinque anni sia stato sciolto da un barlume di lucidità provocato da un susseguirsi di colpi di scena giudiziari, pioggia di dimissioni e continue sollecitazioni da parte dei comuni dei disservizi riscontrati?».
Questo si chiede Elena Nappi, vicesindaco con delega alle politiche ambientali del Comune di Castiglione della Pescaia, che prosegue: «Da anni segnaliamo che la gestione del servizio di igiene urbana non è più all’altezza delle richieste del territorio, che la percezione da parte dell’utenza è nettamente al di sotto delle aspettative e che purtroppo non è solo una percezione, ma una incresciosa realtà».
«Fin dal 2014 – aggiunge Elena Nappi – abbiamo inviato centinaia segnalazioni di servizi non svolti o portati avanti in maniera difforme da quanto progettato, pur non avendo la capacità legale e giuridica di poter effettuare nessuna detrazione economica per la mancanza di un apposito regolamento sul controllo e un contratto di servizi sbilanciato a favore del gestore. Una battaglia impari, come quella di Davide contro Golia. Oggi se ne sta accorgendo anche Sei Toscana, sottolineando le criticità emerse nei nostri territori, riguardo all’affidamento del servizio al socio Cooplat, un affidamento scelto dai vertici della società nei confronti del quale abbiamo sempre manifestato le nostre perplessità».
«Ci fa piacere – prosegue il vicesindaco – leggere che la scelta di affidare il servizio di un territorio così vasto ed importante ad una società esterna è stata sbagliata e che l’obiettivo di Sei Toscana sia quello di dare un servizio di qualità e più economico, ma la valutazione delle azioni da intraprendere per una soluzione diversa da Cooplat deve essere fatta assieme a tutti i comuni dell’area coinvolta, e non solo con quello di Grosseto. A tal proposito chiedo a Sei Toscana di organizzare in tempi rapidi un incontro congiunto con tutti i rappresentanti politici delle amministrazioni comunali coinvolte».
«L’ammissione che i servizi porta a porta attivati nel 2017 abbiano portato sei milioni di perdite e che il servizio attuale dei rifiuti è peggiore di quello del passato è una sacrosanta verità – evidenzia Elena Nappi – che questa amministrazione ha sempre sostenuto, per questo già dalla fine del 2017 ci siamo attivati per mettere in atto una rivoluzione verde, cambiando il servizio di raccolta, ammodernandolo e mettendolo al passo con le disposizioni europee. Ecco perché il lavoro portato avanti in questi mesi sul nostro territorio di contrazione e creazione di postazioni integrate, che a breve diventeranno intelligenti, è il nostro modo di porci come capofila di una nuova era tecnologica e all’avanguardia dell’igiene urbana».