FIRENZE – Dire addio alle discariche e sposare il pacchetto economia circolare che chiede l’Europa (entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti non dovranno superare il 10 per cento del totale). È questo l’obiettivo, “ambizioso”, che la nuova commissione d’inchiesta (istituita formalmente oggi, martedì 19 giugno, in Consiglio regionale) vuole indagare. Un obiettivo che terrà il punto anche sul sistema impiantistico della Toscana a partire dall’analisi delle tante discariche poste sotto sequestro, Piombino e Case Passerini quelle ricordate, ma che vuole essere anche “strumento di supporto alle iniziative legislative della Regione”, in primis il nuovo Piano sui rifiuti che la Giunta sta modificando con l’indicazione di nuovi obiettivi.
L’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza è stata formalizzata dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che ha voluto ricordare l’esatto ambito di interesse, peraltro riassunto nel titolo: “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”. I lavori si muoveranno all’interno di questo perimetro e avranno come guida Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle). La vicepresidenza è affidata a Francesco Gazzetti (Pd). Vicepresidente segretario è Elisa Montemagni (Lega).
L’ambito d’interesse della neo nata commissione, che avrà una durata di 9 mesi, è stato al centro del breve intervento del vicepresidente Gazzetti: “Intendo interpretare e soprattutto applicare il tema del ciclo dei rifiuti connesso a quello delle discariche sotto sequestro”.
Una linea che Giannarelli, a margine della seduta, ha confermato di voler seguire: “Crediamo di fare un ottimo lavoro per i cittadini toscani se ci muoveremo a 360 gradi”. Da qui l’appunto sull’intenzione di analizzare anche i rifiuti dei distretti produttivi “dal pulper di cartiera del distretto lucchese fino al tessile di Prato”, non tralasciando il problema delle infiltrazioni della criminalità organizzata. “Faremo molte audizioni e chiameremo i sindaci per un doveroso confronto” e sulla gestione del dopo no al termovalorizzatore di Firenze, Giannarelli ha opposto un chiaro “sì ai buoni impianti innovativi che a freddo gestiscono i rifiuti”. “Andremo sul territorio per vedere le realtà più innovative” ha detto ancora aggiungendo che le visite saranno anche verso regioni limitrofe che già adottano buone pratiche. “Vogliamo – ha concluso – trattare tutto il tema del ciclo dei rifiuti. I 9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e i 2 milioni 300mila tonnellate di rifiuti solidi urbani”.
Fanno parte della commissione anche i consiglieri Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra), Paolo Marcheschi (Fdi), Maurizio Marchetti (Fi), Monica Pecori (Gruppo misto/Tpt), Serena Spinelli (Art1./Mdp)